Royal Dutch Shell ha riportato risultati superiori alle attese nel primo trimestre 2021, tornando sui livelli pre-pandemia grazio al recupero dei prezzi del greggio, del gas naturale e dei chemicals.
L’utile netto adjsuted è aumentato a 3,23 miliardi di dollari dai 2,86 miliardi dello scorso anno, battendo anche i 3,06 miliardi previsti dal consensus, con circa 730 milioni derivanti dalla chemicals unit nonostante lo shutdown causato dall’ondata di gelo in Texas.
Dopo aver tagliato il dividendo lo scorso anno, la società ha aumentato del 4% il payout e ripagato 4,1 miliardi di debito, avvicinandosi al target che permetterà un ritorno all’extra remunerazione degli azionisti.
L’indebitamento finanziario netto è sceso a 71,25 miliardi con un gearing sceso al 29,9% dal 32,2% del trimestre precedente (30,8% il consensus), progredendo verso il target di 65 miliardi che consentirà di aumentare la distribuzione agli shareholder al 20-30% del cash flow from operation, in calo a 8,29 miliardi nel primo trimestre 2021 dai 14,9 miliardi dello scorso anno.