L’assemblea ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 e preso visione del bilancio consolidato, quest’ultimo chiuso con ricavi pari a 9,7 milioni e con un’Ebitda balzato del 217% fino a 2,4 milioni.
I soci hanno deliberato di procedere, previo integrale utilizzo delle riserve disponibili
pari a 2.520.590 euro, a ripianare le perdite pregresse risultanti dal bilancio al 31 dicembre
2020 per 3.358.993 euro, al netto della copertura parziale con gli utili di periodo di 313.430 euro, riducendo il capitale sociale da 5.094.361 a 4.569.388 euro, e pertanto per 524.973 euro, senza annullamento di azioni, essendo le stesse prive di valore nominale espresso, con l’effetto della riduzione della cosiddetta parità contabile implicita di ciascuna azione, intesa quale quoziente risultante dalla divisione dell’ammontare del capitale sociale per il numero di azioni, numero quest’ultimo che resta invariato.
L’assemblea ha deliberato di ridurre il capitale sociale da 4.569.388 a 2.500.000 euro, senza annullamento di azioni, fissando che la riduzione del capitale sociale di 2.069.388 euro vada a costituire per 125.000 la riserva legale; per 395.751 la riserva sospensione ammortamenti (DL103/2020) e per 1.548.367 euro una specifica riserva del patrimonio netto denominata “riserva disponibile” di pari importo.
Tale operazione mira a dare una migliore configurazione della struttura del patrimonio netto della società, anche per favorire la futura distribuzione di dividendi in favore degli azionisti.
Al perfezionamento di suddetta riduzione del capitale, l’assemblea degli azionisti sarà nuovamente convocata per approvare una distribuzione delle riserve disponibili fino a un importo di 483.746 euro, pari all’utile netto consolidato al 31 dicembre 2020.
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