Shedir Pharma Group chiude il 2020 con una gestione operativa in crescita a doppia cifra e un utile netto di gruppo aumentato del 38% a 3,9 milioni. Numeri positivi anche sul fronte patrimoniale con un sostanziale azzeramento dell’indebitamento finanziario netto. Antonio Scala, AD della società campana, commenta: “Il risultato ottenuto nel 2020 in un contesto economico e sociale caratterizzato dall’emergenza sanitaria Covid-19 dimostra la forza consolidata del Gruppo e deve stimolarci a migliorare ed accelerare i nostri progetti strategici. La posizione consolidata nel mercato italiano, ottenuta in soli 12 anni di storia, ed il successo conseguito grazie anche al grado di innovazione ed alle qualità dei nostri prodotti, sono un ottimo punto di partenza per pianificare i prossimi anni di crescita e creazione di valore.”
Modello di business
Shedir Pharma Group è attivo nella nutraceutica e farmaceutica e specializzata nella ricerca, formulazione, sviluppo e commercializzazione di prodotti nutraceutici, dermocosmetici, dispositivi medici (Divisione Shedir) e di prodotti farmaceutici (Divisione Dymalife).
In particolare sviluppa e commercializza prodotti funzionali a circa 17 aree terapeutiche, attraverso una rete commerciale capillare che copre tutto il territorio nazionale. Tramite i principali grossisti del settore i prodotti raggiungono capillarmente farmacie e parafarmacie. Dal 2019, Shedir Pharma Group è inoltre attivo nel mercato veterinario con la Linea Shedir Pet.
Il Gruppo è presente in più di 40 paesi, europei ed extraeuropei, attraverso distributori selezionati.
Grazie al lavoro di ricerca e sviluppo e alla collaborazione con le principali università italiane ed enti di ricerca privati, è impegnata nella continua ricerca dell’innovazione, con la formulazione di prodotti unici e coperti da brevetto nonché con studi clinici e sperimentali a garanzia della qualità ed efficacia degli stessi.
Il gruppo è titolare di 2 certificazioni di qualità che permettono di monitorare costantemente ed in tutte le fasi, la ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione dei prodotti.
Ultimi avvenimenti
Nel 2020 Shedir Pharma Group ha proseguito con l’attività di ricerca e sviluppo ottenendo ottimi risultati attraverso il riconoscimento di 23 nuovi brevetti, che hanno portano a 43 il totale dei brevetti di proprietà del Gruppo riconosciuti dall’ente regolatore.
Nel primo trimestre 2021 la controllata Dymalife Pharmaceutical ha avviato la commercializzazione di Eminocs, specialità medicinale brevettata, acquisita da APR Applied Pharma Research Sa, società farmaceutica multinazionale svizzera titolare del dossier farmaceutico e dei diritti di privativa relativi alla specialità medicale, già commercializzata da Alfasigma, nella formulazione 50mg/ml in gocce.
Nel gennaio e nell’aprile 2021 la società campana ha inoltre ottenuto la certificazione come dispositivi medici di classe IIA per i prodotti a marchio Rinoair spray, Rinoair fiale e Flubexin A fiale, portando a 20 il numero di dispositivi medici del Gruppo appartenenti a tale classe.
Conto economico
Nel 2020 Shedir Pharma Group ha conseguito un fatturato pari a 44,1 milioni, in calo del 13%, scontato principalmente le difficili condizioni di mercato legate all’emergenza sanitaria Covid-19.
L’Ebitda è aumentato del 13% a 8,3 milioni, sostenuto Divisione Shedir (+12%) mentre la Divisione Dymalife ha registrato un Ebitda in linea con il precedente esercizio.
A fronte della diminuzione dei ricavi, la crescita dell’Ebitda è legata alla struttura variabile dei principali costi del Gruppo e all’ottimizzazione dei costi fissi di struttura, ma anche in assenza di oneri straordinari contabilizzati nel 2019 per circa 1,8 milioni, parti a 0,6 milioni nel 2020.Al netto di tali oneri l’Ebitda adjusted risulta pari a 7,7 milioni (9,5 milioni nel 2019).
L’Ebit si è fissato a 6 milioni (+13%), spesati ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni aumentati del 12% a 2,3 milioni; l’Ebit adjusted cifra in 5,4 milioni (7,6 milioni nel 2019).
L’esercizio si è chiuso con utile netto di gruppo cresciuto del 38% a 3,9 milioni. A livello rettificato l’utile netto risulta pari a 3,4 milioni (5,4 milioni nel 2019).
Breakdown ricavi
Dalla ripartizione per linea di business emerge che nel 2020 la Divisione “Shedir” (90,7% del fatturato totale) ha registrato una diminuzione dei ricavi del 15% a 40,2 milioni. In termini di unità sell-out vendute la business unit ha ridotto dell’11%a circa 3,9 milioni le confezioni vendute (Dati IMS/IQVIA e ordini diretti).
Particolarmente positiva (+85%) la crescita delle vendite dei prodotti per il sistema immunitario (marchio Immudek), con una performance superiore rispetto relativo segmento di mercato (+82%).
Diversamente i prodotti regolatori del colesterolo (marchio Cardiolipid) hanno riportato una diminuzione del 2,2%, tuttavia in linea con il mercato di riferimento il cui calo è stato pari a2,5%.
In linea con la flessione di vendite riscontata nel segmento di mercato respiratorio (-30%), si
segnala l’andamento dei brand ShedirFlu (-33%) e Zolyc (-43%), prodotti appartenenti a tale categoria.
Diversamente la Divisione “Dymalife” ha evidenziato ricavi saliti del 14% a 4,1 milioni (9,3% del fatturato totale).
Tale divisione, nonostante il difficile contesto in cui si è trovata ad operare nel 2020, ha contribuito alla crescita in modo significativo ed organico consolidando quote di mercato in tutte le aree terapeutiche. In particolare i brand Geniad, Alvenex e Pantorex hanno incrementato significativamente il fatturato rispetto al precedente esercizio.
Stato patrimoniale
Dall’analisi patrimoniale emerge un patrimonio netto salito ad oltre 26 milioni dai 22,7 milioni di un anno prima, e un indebitamento finanziario netto sostanzialmente azzerato rispetto agli 8 milioni di fine 2019. Il flusso di cassa generato dall’attività operativa (10 milioni) ha coperto gli investimenti effettuati nel periodo per circa 1,1 milioni, di cui 0,6 milioni in marchi, brevetti e diritti AIC.
Ratio
Il gruppo presenta una struttura patrimoniale ed economica equilibrata, ulteriormente rafforzata dal sostanziale azzeramento dell’indebitamento finanziario netto nel 2020. Pertanto, gli indicatori relativi al grado di indebitamento, già contenuti nel biennio precedente, nel 2020 non sono significativi.
Segnali positivi anche dall’indicatore del ritorno per gli azionisti, salito al 14,7% dal 12,6% del 2019.
Outlook
Compatibilmente con l’evolversi della situazione sanitaria in Italia e nei mercati esteri in cui il Gruppo opera, nel 2021 la strategia di Shedir Pharma Group sarà essenzialmente orientata a rafforzare la propria leadership mediante il continuo investimento nella ricerca e sviluppo e allo sviluppo internazionale.
Il Gruppo, vista l’emergenza Covid-19, ha già posto in essere iniziative commerciali al fine di adeguarsi al mutato contesto di mercato, quali la riorganizzazione interna e quella relativa alla rete vendita.
Secondo il management, la difficoltà del contesto economico favorirà i processi di aggregazione e le possibilità di acquisizione da parte della società. Pertanto, nel 2021 proseguirà con il processo di cherry picking finalizzato a selezionare le migliori opportunità di acquisto prodotti (come già avvenuto nel 2019 e 2020) e di aziende.
Sul fronte dei numeri, nello studio dello scorso 22 aprile, Banca Akros (Specialist della società) stima ricavi a 45 milioni nel 2021 e a 49 milioni nel 2022.
L’Ebitda è previsto sostanzialmente stabile nell’esercizio corrente a 8 milioni per poi salire l’anno successivo a 10 milioni, con il relativo margine al 20%, mentre l’Ebit dovrebbe mantenersi a 6 milioni nel 2021 per poi aumentare a 7 milioni nel 2022, con un’incidenza sui ricavi nel 2021-22 intorno al 14%.
Gli analisti si attendono nell’esercizio in corso un utile netto su base adjusted stabile a 4 milioni e in crescita a 5 milioni nel prossimo.
Sul fronte patrimoniale la liquidità netta dovrebbe attestarsi a 6 milioni a fine 2021 per poi aumentare a 8 milioni nel 2022.
Borsa
Le azioni Shedir Pharma Group hanno scontato, come la maggior parte dei titoli a Piazza Affari, dalle incertezze e dai timori legati alla diffusione della pandemia da Covid-19, fino a toccare un minimo negli ultimi 12 mesi a 3,27 euro (10 febbraio 2021) salvo poi mettere a segno un recupero cumulato di oltre il 28% fino agli attuali 4,20 euro.
Restano inoltre elevate le potenzialità del titolo, al quale Banca Akros assegna un target price a 5,20 euro, prezzo che incorpora un upside di circa il 24% rispetto alla quotazione attuale.
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