Nel pomeriggio le principali piazze del Vecchio Continente accelerano al rialzo, con il FTSE MIB di Milano che, intorno alle ore 16:15, guadagna l’1,1% in area 24.415 punti. In rialzo anche il Dax di Francoforte (+0,7%), l’Ibex35 di Madrid (+0,7%) e il Cac40 di Parigi (+0,5%). Londra chiusa per festività.
Oltreoceano, apertura in territorio positivo per Wall Street, con l’S&P500 a +0,5%, il Nasdaq a +0,4% e il Dow Jones a +0,8%.
Seduta ricca di dati macro con la lettura finale di aprile degli indici Pmi manifatturiero di Francia, Germania, Italia, Eurozona, USA che hanno segnato rilevazioni inferiori al consensus. Sottotono anche la lettura dell’Ism manifatturiero statunitense che secondo i dati diffusi dall’Institute for Supply Management (ISM) si è attestato a 60,7 punti, al di sotto dei 64,7 punti di marzo e dei 65 punti attesi.
I mercati continuano a soppesare le principali preoccupazioni del momento legate alle pressioni inflazionistiche dopo che gli ultimi dati diffusi venerdì avevano mostrato una forte ripresa dell’economia, alimentando i timori che la banca centrale possa ridurre il proprio sostegno monetario.
Un’indicazione che non trova conferma nelle recenti parole di Jerome Powell che oggi interverrà al National Community Reinvestment Coalition. Il Segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha sottolineato inoltre come i piani economici del presidente Joe Biden non causeranno inflazione perché la spesa sarà progressiva nell’arco di un decennio.
Ricordiamo al tempo stesso che il presidente della Fed di Dallas Rober Kaplan, attualmente non un membro votante del comitato sui tassi di interesse, ha dichiarato come sia arrivato il momento di iniziare a discutere di tapering.
Centrale resta anche l’evoluzione dei contagi da Covid-19 nel mondo, specialmente in India, dopo che il Paese ha superato per la prima volta i 400 mila casi giornalieri, segnando anche un nuovo record di vittime.
Sul Forex il cambio euro/dollaro sale a 1,2066, mentre il dollaro/yen scende a 109,01. Tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1%) a 67,45 dollari e il Wti (+1,2%) a 64,35 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 104 punti base con il rendimento del decennale italiano in calo allo 0,83%, dopo che venerdì Dbrs ha lasciato invariato il rating a BBB (high) con trend negativo. Venerdì sarà il turno dell’aggiornamento del giudizio di Moody’s, attualmente a Baa3 stabile.
Tornando a Piazza Affari, mentre l’Italia si appresta a entrare nel vivo della stagione delle trimestrali con i risultati trimestrali dei colossi bancari, Ferrari (+2,4%) guida il principale listino. Gli acquisti hanno interessato anche Exor (+2,2%) e Banca Mediolanum (+2,2%). In coda Diasorin (-0,6%).