Ferrari ha chiuso il primo trimestre 2021 con un aumento delle consegne dell’1,2% a 2.771 unità, frutto del +8,1% delle vendite dei modelli a 8 cilindri e del calo del 19,6% di quelle di modelli a 12 cilindri.
Le consegne trimestrali sono state impattate dalle scelte di allocazione geografica operate da Ferrari in funzione del ritmo di introduzione dei singoli modelli. L’area Emea ha segnato un -4% a 1.459 unità, le Americhe un +1% a 755 unità, la Cina continentale, Hong Kong e Taiwan un +424% a 194 unità e il resto dell’Apac un -17% a 363 unità.
I ricavi sono cresciuti del’8,5% a 1.011 milioni (+11% a cambi costanti), con il fatturato da Automobili e parti di ricambio in aumento del’8,5% a 855 milioni, i ricavi da Motori del +38% a 45 milioni, mentre le Sponsorizzazioni hanno segnato un +1% a 91 milioni a causa della pandemia da Covid-19 che ha da un lato comportato una riduzione delle gare di Formula 1 e dall’altro ha diminuito il numero di clienti nei negozi e di visitatori nei Musei.
In crescita i margini operativi, con l’aumento dei volumi che ha avuto un impatto positivo per 5 milioni e la variazione del price/mix per 48 milioni, attribuibile al e al forte contributo derivante dal mix prodotti più ricco, grazie alla SF90 Stradale e alle Ferrari Monza SP1 e SP2.
L’Ebitda è cresciuto del 18,6% a 376 milioni rispetto ai 368 milioni attesi dagli analisti, con una marginalità salita al 37,2% (+320 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un +20,9% a 266 milioni (253 milioni il consensus) con un ros al 26,3% (+70 punti base).
Il trimestre si è chiuso con un incremento dell’utile netto del 24,1% a 206 milioni, mentre dal lato patrimoniale l’indebitamento netto industriale è diminuito a 420 dai 543 milioni al 31 dicembre 2020.
Nel trimestre, la generazione di free cash flow industriale, pari a 147 milioni, è stata trainata dall’Ebitda e in parte compensata da spese in conto capitale per 151 milioni e dall’impatto negativo sul capitale circolante dovuto in particolare all’aumento dei livelli di magazzino e allo storno degli anticipi delle Ferrari Monza SP1 e SP2 incassati nel 2019.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il management si è detto fiducioso di poter raggiungere il limite superiore della guidance 2021, che prevede ricavi pari a circa 4,3 miliardi, un Ebitda djusted di 1,45-1,50 miliardi, un Ebit di 0,97-1,02 miliardi, un eps adjusted di 4-4,20 euro e un free cash flow industriale di 350 milioni.