Mercati asiatici – Seduta cauta con Hong Kong +0,3%, ancora chiuse Cina e Giappone

Seduta prevalentemente cauta per le borse asiatiche, orfane ancora di Cina e Giappone che restano chiuse per festività, e dopo la chiusura a due velocità di Wall Street.

Restano monitorati i segnali provenienti dai risultati corporate, dalle banche centrali e dai dati macro, oltre che l’avanzamento della pandemia e delle immunizzazioni.

Negli Usa, gli investitori continuano a soppesare le preoccupazioni legate alle pressioni inflazionistiche, in relazione alla forte ripresa dell’economia e i timori che la banca centrale possa ridurre il proprio sostegno monetario.

Nel frattempo il presidente della Fed Powell ha affermato che le previsioni economiche sono “chiaramente migliori, ma non siamo ancora fuori dai guai”, e che le riaperture si stanno traducendo in una più forte attività economica e in un più forte mercato del lavoro. Tuttavia, ha avvertito il numero uno della banca centrale americana, le disuguaglianze sono molte e pesano sull’economia.

Il presidente della Fed di New York John Williams ha dichiarato che le condizioni attuali non sono sufficienti per un cambiamento di rotta della politica monetaria.

Focus nel contempo sull’evoluzione delle immunizzazioni, anche se resta pesante l’impatto della pandemia, con le nuove feroci ondate di Covid-19 che stanno colpendo l’India e alcune aree del sud-est asiatico.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2038 mentre il dollaro/yen si fissa a 109,30. Tra le materie prime, petrolio flat con il Brent a 67,50 dollari al barile (-0,1%) e il Wti a 64,44 dollari al barile (-0,1%). Oro in calo a 1.786,80 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, Hong Kong e Corea entrambe a +0,3%, Singapore -0,2% e Taiwan -1,6%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones +0,7%, S&P500 +0,3%, Nasdaq -0,5%.