Mercati – Pomeriggio all’insegna delle vendite, Milano chiude a -1,8%

Chiusura in rosso per le borse europee, con il Ftse Mib in ribasso dell’1,8% a 23.977 punti. Pesante anche il Dax di Francoforte (-2,5%) mentre limitano le perdite il Ftse 100 di Londra (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,9%). A Wall Street viaggiano in calo Dow Jones (-0,7%), S&P500 (-1,4%) e Nasdaq (-2,5%), con vendite soprattutto sul comparto tech.

I mercati hanno subito un marcato peggioramento nel pomeriggio, sorprendendo parzialmente gli operatori. Tra le possibili cause vengono citate le tensioni Cina-Taiwan, il lockdown di Singapore e la decisione di Ferrari di posticipare i target finanziari, ma la ragione potrebbe essere semplicemente legata al fatto che l’azionario, vicino ai massimi, abbia già prezzato le prospettive di ripresa emerse dalle trimestrali e fatichi a trovare nuovi spunti per proseguire il rally.

Particolarmente penalizzati i tecnologici, in scia alla rotazione settoriale verso i titoli ciclici legati a petrolio, materie prime e viaggi in scia all’ottimismo per l’allentamento delle restrizioni. Sullo sfondo restano i timori legati a eventuali pressioni inflazionistiche e alla nuova ondata della pandemia che sta investendo soprattutto il sudest asiatico.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,202 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 109,3.

Tra le materie prime avanzano le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,4%) a 68,5 dollari e il Wti (+1,4%) a 65,7 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 110 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,86%.

Tornando a Piazza Affari, sul Ftse Mib pesa il tracollo di Ferrari (-8%) dopo la pubblicazione dei risultati e soprattutto la decisione di posticipare di un anno i target finanziari al 2022 a causa della crisi Covid.

In calo anche Nexi (-4,2%), Cnh (-3%) ed Exor (-2,8%) mentre chiudono in controtendenza Campari (+2,6%) dopo i conti del primo trimestre e i petroliferi Saipem (+1,7%) e Tenaris (+0,8%).

Da domani l’attenzione si sposterà prevalentemente sui conti del primo trimestre 2021 delle banche, che prenderanno il via con le big Intesa Sanpaolo (cda e uscita dei conti domani) e UniCredit (cda domani e uscita dei conti giovedì prima dell’apertura). Focus in particolare sul consolidamento nel settore, in scia ai rumors secondo cui il Governo starebbe lavorando per estendere e ampliare gli incentivi per le aggregazioni.