Mps – Titolo in evidenza (+3,5%) in scia ai rumor su possibile aumento dote in caso di fusione

Mps in luce a Piazza Affari in scia ai rumor secondo cui il Governo starebbe aumentando per estendere e rafforzare gli incentivi in caso di aggregazioni. Intorno alle 09:40 il titolo guadagna il 3,5% a 1,18 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,2 per cento.

Il Governo sarebbe pronto a estendere e a rafforzare gli incentivi fiscali alle aggregazioni societarie introdotti con la manovra 2021.

Lo si apprende da Reuters, secondo cui il tutto sarebbe contenuto la bozza del decreto Sostegni bis che dovrebbe essere esaminato in settimana in Consiglio dei Ministri.

Gli incentivi permettono, a determinate condizioni, di trasformare in crediti di imposta le imposte differite attive, le cosiddette Dta.

La bozza, secondo quanto si apprende dall’agenzia, estende di sei mesi i termini previsti dalla manovra includendo, tra le aggregazioni agevolabili, anche quelle deliberate fino al 30 giugno 2022, invece che fino al 31 dicembre 2021.

L’ammontare delle Dta trasformabili, secondo la bozza, sale inoltre al 3% dal 2% delle attività di coloro che partecipano alla fusione, senza considerare il soggetto che presenta le attività di importo maggiore.

Secondo indiscrezioni riportate da La Repubblica, la dote di capitale per chi compra Mps salirebbe da 2,1 a 3,2 miliardi.

Gli incentivi previsti dalla manovra 2021, varata dal Governo Conte, secondo varie fonti di stampa era stato introdotto per agevolare la possibile aggregazione tra Mps e UniCredit, ipotesi che potrebbe tornare di attualità in attesa di capire la strategia che il neo Ad Andrea Orcel vorrà implementare per UniCredit.

In basa agli accordi con le autorità europee il Tesoro, primo azionista di Mps con il 68,25% del capitale, dovrà uscire dal capitale entro fine 2021. Recentemente, il premier Mario Draghi ha spiegato che il dossier sarebbe stato preso in mano a breve.