“Continuiamo a essere interessatissimi ai processi di aggregazione, ma in questo momento non abbiamo molto da dire visto che stiamo aspettando cosa accadrà a livello di M&A nel mondo delle banche”.
Lo ha affermato a Radiocor Alessandro Melzi d’Eril, Ceo di Anima, nel giorno dei conti.
“Due dei nostri principali partner, ossia Banca Mps e Banco Bpm, potrebbero essere protagonisti di operazioni straordinarie, forse con Unicredit o Bper. La prospettiva che vede coinvolta UniCredit non ci spaventa”, ha aggiunto il manager
Nel caso di una potenziale aggregazione UniCredit-Banco Bpm (primo azionista di Anima con il 19,4% del capitale, il manager ha riportato: “Avremmo una proprietà allargata e al tempo stesso un accordo solido con il Banco Bpm valido fino al 2036-2037”.
Anima “giocherà un ruolo interessante in ogni direzione essendo il primo operatore indipendente in Italia. Ad esempio se Crédit Agricole comprasse Mps, il ruolo di Anima sarebbe tutto da valutare. Ma alla fine è ancora tutto da vedere cosa accadrà”, ha spiegato Melzi d’Eril.
In merito a Bper, Anima non ha “rapporti con Unipol, né nel bene, né nel male”, ha sottolineato l’Ad.
“I prossimi movimenti tellurici sulle aggregazioni sono attesi in Italia, per cui il nostro focus rimane sull’Italia”, ha concluso il manager.