Nel primo trimestre del 2021 Carel Industries ha registrato ricavi consolidati pari a 97,6 milioni, in crescita del 24% anno su anno. Al netto dell’effetto cambi, che ha pesato per circa 2 milioni principalmente per la debolezza della divisa statunitense e di quella brasiliana, l’incremento sarebbe stato del 26,9%.
Per quanto riguarda i ricavi per area geografica, l’EMEA, regione che rappresenta il 73% delle vendite del Gruppo, registra una crescita pari al 22,1% a cambi costanti, a 70,8 milioni. L’APAC, che rappresenta circa il 14% dei ricavi del Gruppo, riporta un incremento (a cambi costanti) del 47,3% a 13,6 milioni. Il Nord America, che rappresenta circa l’11% dei ricavi del Gruppo, segna un progresso del 29,9% (a cambi costanti) a 11 milioni circa. Infine, il il Sud America, che esprime circa il 2% del volume d’affari del Gruppo, al netto dell’effetto cambi, riporta una crescita del 62% a 2,2 milioni.
Per quanto riguarda le singole aree di business, la “Refrigerazione” segna ricavi in aumento del 28,4% a 33,8 milioni a cambi correnti (+28,3% a cambi costanti). Il settore dell’HVAC chiude il primo trimestre del 2021 con un fatturato aumentato del 27,2% a cambi costanti a 62,8 milioni (+24,4% a cambi correnti).
L’Ebitda consolidato si assesta a 22 milioni, in crescita del 53,2%, con una marginalità al 22,5%, in aumento di 430 punti base rispetto all’anno precedente.
L’utile netto consolidato sale del 75,6% a 13,3 milioni.
L’indebitamento finanziario ammonta a 44,9 milioni, in calo rispetto ai 49,6 milioni al 31 dicembre 2020. Escludendo lo stock di debito legato all’IFRS16 l’indebitamento finanziario al 31 marzo 2021 si assesterebbe a 17,4 milioni (21,4 milioni a fine anno 2020).
Considerando i risultati raggiunti nel corso del primo trimestre del 2021 e l’attuale livello del portafoglio ordini, il management ritiene di poter chiudere il 2021 con una crescita dei ricavi consolidati a doppia cifra percentuale, non inferiore al 12%, in assenza di significativi deterioramenti dello scenario attuale.