Al centro del Bilancio di Sostenibilità 2020 del Gruppo Hera vi sono la creazione di valore condiviso e i benefici per i territori serviti.
Il valore economico distribuito a lavoratori, azionisti, fornitori, PA e comunità locale, che nel 2020 è stato di 2.118 milioni, di cui 740 a fornitori locali (+6% rispetto all’anno precedente, il 65% del valore complessivo delle forniture), generando un impatto occupazionale di oltre 8.800 lavoratori e consentendo l’inserimento di 864 persone svantaggiate attraverso le cooperative sociali.
Il margine operativo lordo (MOL) derivante dalle attività del Gruppo che rispondono agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite nel 2020 è salito a 420 milioni, il 37% del complessivo suddiviso in tre ambiti.
Sul fronte dell’energia, la multiutility si è data l’obiettivo, validato dal Science Based Target initiative, di ridurre del 37% le emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto al 2019: tra i più ambiziosi per un’azienda in Italia.
Internamente, nel 2020 i consumi energetici sono calati del 6,2% sul 2013 (pari a 13.800 tonnellate equivalenti di petrolio) e l’83% dell’energia elettrica utilizzata è derivata da fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda il coinvolgimento dei clienti, anche nel 2020 la multiutility ha acquistato energia elettrica da fonte rinnovabile in quantità tale da coprire integralmente i consumi di tutte le famiglie clienti a mercato libero e punta ad arrivare nel 2030 al 45% di adesioni a offerte che includono servizi di efficienza energetica.
Sul fronte ambiente, nel 2020 Hera ha incrementato ulteriormente la raccolta differenziata, salita al 65,3% medio. Tra le migliori dieci città con più di 100mila abitanti in Italia per raccolta differenziata pro capite, quattro sono gestite da Hera.
Inoltre, da tempo la società promuove il riutilizzo delle acque in uscita dai depuratori: dal 5% riutilizzabile nel 2020 si conta di raggiungere nel 2030 un potenziale di riuso pari al 15% del totale.
I consumi interni aziendali si sono ridotti del 12% negli ultimi anni, per arrivare al 25% nel 2030. Buone pratiche trasmesse anche all’esterno, come l’estensione a 145 mila clienti del Diario dei consumi e strumenti analoghi a disposizione delle imprese idroesigenti.
Infine, sui territori Hera opera per abilitare la resilienza e puntando sulla digitalizzazione per ridurre l’impronta ambientale di tante attività.
Nel 2020 è proseguito il percorso per rendere sempre più digitali anche i clienti e oltre il 34% riceve la bolletta elettronica. Per la prevenzione del rischio siccità, Hera ha condotto l’analisi sulle rotture delle condotte idriche, che ha permesso di approfondire lo sviluppo di algoritmi predittivi per rendere più efficace la ricerca delle perdite e i rinnovi della rete.
Nell’arco di alcuni anni, inoltre, verranno introdotti sistemi innovativi di regolazione della pressione, che renderanno più resilienti le reti idriche del Gruppo alle sollecitazioni ambientali (Smart water grid).