Mps comunica che al 31 marzo 2021 non è emerso alcuno shortfall di capitale e si prevede che a 12 mesi dalla data di riferimento, ovvero al 31 marzo 2022, lo shortfall possa essere inferiore a 1 miliardo, includendo l’effetto dell’aggiornamento dei modelli interni dell’EBA Guidelines.
Il tutto rispetto alle stime formulate nei mesi precedenti che evidenziavano uno shortfall di 300 milioni nel primo trimestre 2021 con una crescita a 1,5 miliardi al 1° gennaio 2022.
La riduzione dello shortfall atteso deriva dagli effetti delle azioni di capital management già realizzate e dall’evoluzione del capitale e dei risk weighted assets.
Lo shortfall di capitale, peraltro, riguarda il Tier1 e in misura minore il Total Capital, mentre non è atteso shortfall sul Common Equity Tier1.
Lo shortfall è stimato con le medesime assunzioni alla base del piano strategico, tenendo conto dei risultati del primo trimestre 2021 ed escludendo l’operazione di rafforzamento patrimoniale.
Nonostante la riduzione dello shortfall atteso, al momento le stime di rafforzamento patrimoniale per 2,5 miliardi non sono state riviste, in attesa di conoscere gli esiti degli stress test che saranno comunicati al mercato nel prossimo mese di luglio.
Con riferimento alla “soluzione strutturale” si evidenzia che il fondo Apollo, che aveva inviato alla capogruppo una manifestazione di interesse non vincolante, dal mese di marzo ha accesso alla virtual data room.
Nel caso in cui la realizzazione di una “soluzione strutturale” non dovesse concretizzarsi in un orizzonte di breve/medio termine, il Capital Plan prevede il rafforzamento patrimoniale da 2,5 miliardi.
In tale contesto, la DG Comp dovrebbe valutare l’intervento dello Stato sulla base della viability stand alone della capogruppo. Tale valutazione pone, in linea di principio, incertezze rilevanti sul percorso di rafforzamento patrimoniale della capogruppo e su un aumento di capitale a condizioni di mercato.
Sulla base delle prime interlocuzioni intercorse con la DG Comp in seguito alla presentazione del nuovo piano strategico 2021-2025, ed alla luce del mancato rispetto di alcuni commitment definiti nel piano di ristrutturazione 2017-2021, alla vanca è stato chiesto di proporre ulteriori misure di compensazione che sono state approvate dal cda del 5 febbraio 2021 e trasmesse alla DG Comp.
Successivamente sono proseguite le interlocuzioni con l’Autorità che al momento non registrano sviluppi significativi.
In attesa degli sviluppi delle interlocuzioni con la DG Comp, si ritiene che l’operazione di rafforzamento patrimoniale, inizialmente ipotizzata per il terzo trimestre 2021, possa avvenire nel quarto trimestre del 2021 o nel primo semestre del 2022.
Sulla base del quadro informativo attuale si ritiene che lo shortfall patrimoniale potrà essere superato attraverso la “soluzione strutturale”, ovvero attraverso un’operazione di rafforzamento patrimoniale su base stand alone.
Pertanto, valutata la rilevante incertezza relativa alle modalità di esecuzione del rafforzamento patrimoniale, vi è la ragionevole aspettativa che la banca continui ad operare come un’entità in funzionamento in un futuro prevedibile ritenendo altresì appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale nella predisposizione del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021.
Mps “sta ancora lavorando” con l’azionista Mef “alla soluzione strutturale” per la banca, ha spiegato l’Ad Guido Bastianini nel corso della conference call sui risultati.
Si precisa che tali informazioni, su richiesta della Consob, verranno diffuse mensilmente e
contestualmente alla diffusione delle informazioni finanziarie periodiche previste dalla normativa regolamentare vigente.