“Per quanto riguarda l’M&A, non è uno scopo in sé, ma lo vedo come un acceleratore e un potenziale miglioramento del nostro risultato strategico. Qualora sia nel migliore interesse dei nostri azionisti abbiamo piena fiducia nella nostra capacità di eseguirlo”.
Lo ha affermato nel corso della conference call sui risultati il neo Ad di UniCredit, Andrea Orcel, aggiungendo che “gli accordi possono aiutare la banca se adatti alla sua strategia”.
Il manager ha poi riportato: “Il mio obiettivo ora, durante questi primi 100 giorni, è quello di conoscere i punti di forza e di debolezza dell’azienda, al fine di disegnare un nuovo piano strategico che presenteremo al mercato nella seconda metà di quest’anno”.
“La mia ambizione attraverso questo piano è spostare Unicredit da una fase di significativa ristrutturazione e ridimensionamento, a una che offra rendimenti sostenibili al di sopra del costo del capitale proprio per tutto il ciclo. Abbiamo una solida base (posizione di capitale, qualità degli asset e posizione di liquidità), un franchising con un marchio resiliente e riconoscibile e alcuni talenti eccezionali che possono fare molto di più”, ha sottolineato Orcel.
Nella redazione del piano industriale “sono concentrato principalmente su tre temi. In primo luogo mettere i clienti al centro di tutto ciò che facciamo. In secondo luogo, metteremo la tecnologia al centro della nostra attivita. In terzo luogo, ridurremo la complessità”, ha fatto presente l’Ad.
“Tuttavia, qualsiasi trasformazione di questo tipo in un’istituzione delle dimensioni di UniCredit richiederà tempo. Un processo disciplinato per affrontare questo problema è fondamentale. Sono determinato nel vederlo accadere il prima possibile. Sebbene questi tre temi centrali guidino il nostro percorso strategico, ci sono molti altri argomenti che affronteremo nel nuovo piano”, ha puntualizzato Orcel.