Il Ftse Italia Banche chiude con un guadagno dell’1,6% e al di sopra dell’analogo indice europeo (+0,6%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,1%).
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
In questo scenario, nonostante lo spread salito in area 115 pb, sul comparto bancario sono continuati gli acquisti mentre prosegue la tornata delle trimestrali.
Sul Ftse Mib bene UniCredit (+5%), reduce dai conti e il cui neo Ad Andrea Orcel ha affermato che l’M&A potrebbe accelerare la strategia e che la banca avrà bisogno di tempo per rafforzarsi e rilanciarsi. Ancora acquisti su Intesa Sanpaolo (+0,8%), che ha riportato una solida trimestrale. Ok Banco Bpm (+1,4%), fresca di risultati e che intende accelerare ancora il de-risking.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-1,3%), reduce dai conti e con il mercato in attesa di capire come il Governo intende portare avanti l’iter della privatizzazione, mentre lo shortfall stimato al 31 marzo 2022 potrebbe essere inferiore al miliardo e con l’aumento di capitale da 2,5 miliardi che potrebbe avvenire nel quarto trimestre 2021 o nel primo semestre 2022.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo.