Circle (Aim) – Strategic Road Map 2024 perfettamente in linea con le proposte del PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) inviato a Bruxelles potrebbe ricevere la sua approvazione nella prossima riunione dell’ECOFIN del 18 giugno, con i primi fondi attesi già nel corso dell’estate. Risorse che saranno destinate all’espletamento di sei missioni critiche per il Paese tra cui spiccano digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo, rivoluzione verde e transizione ecologica e infrastrutture per una mobilità sostenibile.

Il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili sarà centrale nell’attuazione del PNRR, realizzando progetti e riforme che afferiscono a quattro delle sei missioni del PNRR con un ammontare totale di risorse gestite (comprendendo anche i fondi in arrivo dal React EU, Fondo Complementare e Scostamento di bilancio) pari a circa 62 miliardi.

Indicazioni ovviamente positive per Circle – società specializzata nell’analisi dei processi e sviluppo di soluzioni per l’innovazione e digitalizzazione del settore portuale e della logistica intermodale – confermate anche dal Presidente e Amministratore Delegato Luca Abatello, che ha sottolineato come “le proposte del PNRR siano perfettamente coerenti con il piano industriale e le azioni portate avanti negli ultimi anni, e delineano uno scenario interessante, aspettando anche le azioni legislative che porteranno al risolvimento di una serie di incompiuti, come lo sportello unico doganale e dei controlli, e l’accelerazione attesa dell’implementazione dell’interoperabilità tra le varie piattaforme portuali e i vari nodi logistici”.

“Le componenti per noi di maggiore interesse, tra cui il filone dei trasporti e della logistica, attraverso i temi della transizione ecologica e della digitalizzazione, si sono rafforzati. Si nota uno sforzo importante nel dare una visione d’insieme di un modello di Italia del futuro che poggi su una serie di capisaldi. E l’avere unito strumenti di PNRR con fondi complementari permetterà di risolvere alcune criticità nella realizzazione di grandi opere che difficilmente sarebbero state ultimate entro la deadline del 2026”.

Nell’arco del PNRR, prosegue Abatello, “sono diverse le componenti che ricopriranno un ruolo importante, e la visione di insieme ci rende decisamente ottimisti perché stiamo rimettendo in agenda temi reali di priorità e interesse per il Paese. Le risorse e opportunità direttamente aggredibili da Circle sono riconducibili principalmente a quattro voci: digitalizzazione della catena logistica per 0,5 miliardi, transizione energetica, seguita dai noi sotto il profilo consulenziale, per altri 1,5 miliardi, infrastrutture per le componenti anche immateriali per 2-3 miliardi e transizione 4.0 della supply chain per un ulteriore ammontare complessivo di 18,5 miliardi”.

Tali premesse potrebbero portare anche a un miglioramento dei numeri originariamente indicati nella Strategic Road Map 2024, sottolineando anche come la conferma degli investimenti su transizione 4.0 stia riscontrando già oggi impatti concreti e reali. Nei giorni scorsi, incalza Abatello, “Circle ha definito un grosso investimento riguardante un varco automatizzato e tutta la gestione correlata con un importante operatore privato. La transizione 4.0 sta ricevendo una visibilità concreta da aprile e entro i prossimi tre mesi assisteremo anche all’inizio di impatto degli interventi pubblici, con le componenti attuative attese da settembre in poi”.

La controllata Connecting EU permetterà di proporsi in prima linea e raggiungere nuove opportunità, spiega l’amministratore delegato, “potendo fare affidamento su una forte esperienza nella gestione dei progetti europei, delle formalità, delle rendicontazioni correlate, nonché di partenariati complessi, facendo sì che molte realtà possano guardare con interesse a queste competenze, con numeri di riferimento più che raddoppiati dopo l’accordo di acquisizione dell’iberica Magellan”.

Operazione di natura straordinaria annunciata lo scorso dicembre che ha permesso al gruppo di estendere ulteriormente la propria presenza internazionale. Circle guarda infatti anche alle opportunità in arrivo nel resto dell’Europa, specialmente in Portogallo che “ha già consegnato un piano molto concreto e stimolante, ma abbiamo aspettative anche dalla Spagna e dal centro-Europa, soprattutto dalla componente austriaca guardando alle sinergie ferroviarie intermodali e alle importanti prospettive di accelerazione sul tema. L’attenzione dedicata al tema dell’inquinamento derivante dai trasporti e gli aspetti transfrontalieri spingono con decisione verso una crescita della componente ferroviaria a cavallo tra Italia e Austria ma anche negli altri paesi del centro est”.

“Siamo inoltre ottimisti per il nostro posizionamento nei due bacini che più vorrebbero cavalcare l’utilizzo delle componenti multimodali nave-ferro, nel tirreno e nell’adriatico, come a Taranto dove siamo presenti con una serie di attività con il gruppo Yilport. Una presenza importante nel Sud Italia, ricordando anche le operazioni in due terminal come Nola e Marcianise che saranno centrali nei prossimi anni, coerentemente con le attenzioni previste nel territorio dai fondi europei e dal PNRR”.

Infine, Luca Abatello ha chiuso l’intervista spostando l’attenzione fuori dall’Europa e anticipando “l’alliance in via di formalizzazione con una società presente in UK, dove abbiamo avviato un’attività specifica sul mercato britannico alla luce dell’ormai prossima conclusione del periodo di transizione post-brexit, seppur esteso al 31 dicembre 2021, considerando le maggiori esigenze delle realtà locali di attutire con strumenti digitalizzazione le difficoltà che si potrebbero creare nell’ambito delle procedere doganali”.

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