Nell’esercizio 2020/21, chiusosi lo scorso 28 febbraio, Unieuro ha realizzato un fatturato pari a 2,7 miliardi (+9,8%), massimo storico per il gruppo e per l’intero settore di
riferimento, confermando il dato preliminare comunicato lo scorso 18 marzo.
Dopo un primo trimestre in calo (ricavi a -13,4%) a causa dell’improvviso dilagare dell’emergenza e del primo lockdown, i successivi trimestri – chiusi rispettivamente
in rialzo del 15,2%, 15,8% e 16% – hanno consentito un robusto recupero, favorito
dall’efficacia della strategia omnicanale di Unieuro e dai trend di consumo innescati dalla
pandemia. In assenza di significative modifiche al perimetro aziendale, la performance dell’esercizio è stata interamente organica.
La crescita like-for-like, a perimetro omogeneo, è stata dell’8,7%. Ancora più significativo è stato il progresso (+10,3%) escludendo dal perimetro di analisi i punti vendita preesistenti limitrofi ai nuovi negozi.
Risultati economico-finanziari da record, anche grazie agli effetti non ripetibili delle azioni intraprese per contenere l’impatto della pandemia.
L’Ebitda adjusted è aumentato del 20,8% a 178 milioni mentre su base reported è salito del 26,3% a 163,4 milioni.
L’Ebit adjusted è balzato del 48% a 86,8 milioni (-9,5% vs consensus) mentre su base reported ha registrato un progresso del 77,8% a 72,2 milioni.
I dati adjusted non includono item non ricorrenti, tra cui la rettifica dei ricavi netti da garanzie riferiti al servizio di assistenza.
L’esercizio in esame si è chiuso con un utile netto adjusted aumentato del 58,8% a 66,9 milioni (-5,5% vs consensus) mentre su base reported l’ultima riga di conto economico ha registrato un valore positivo più che raddoppiato a 53,6 milioni.
Sul fronte patrimoniale Unieuro ha registrato una cassa netta record di 154,8 milioni, in aumento di 125,2 milioni rispetto a fine febbraio 2020 e superiore di 6,4 milioni rispetto al consensus.
Il Cda proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 2,6 euro che si confronta con gli 1,07 euro dell’ultima cedola pagata, nel giugno 2019, ed è in linea con la politica della società che prevede l’erogazione annua di dividendi in misura non inferiore al 50% del risultato netto adjusted.
Il dividendo, che implica un rendimento pari al 10%, verrà posto in pagamento il 23 giugno 2021, con data di stacco il 21 giugno 2021.
Per l’esercizio 2021/22, Unieuro prevede, in generale, che il mercato italiano sarà in ulteriore progresso rispetto al precedente esercizio, sostenuto da una crescita a valore più che dall’aumento dei volumi, fenomeno che consentirà una riduzione del divario tutt’ora esistente rispetto ai più maturi mercati europei.
In tale contesto, la società si attende di continuare a crescere in misura superiore al mercato, confermando la propria solidità e capacità di generare valore pur in assenza dei benefici non ripetibili che hanno contraddistinto la performance dell’esercizio precedente.
Giancarlo Nicosanti Monterastelli, AD di Unieuro, afferma: “I risultati record dell’esercizio 2020/21 ci riempiono di orgoglio – per aver protetto dagli effetti drammatici della pandemia Unieuro e tutti i suoi stakeholder – e di gratitudine nei confronti di questi ultimi, che con responsabilità e sacrificio hanno consentito di superare i momenti difficili”.
“Alla luce di una redditività e generazione di cassa senza precedenti e dopo aver
premiato tutte le nostre persone con un bonus straordinario, sono dunque maturate le condizioni per fare altrettanto con gli Azionisti, proponendo loro un dividendo molto elevato e pari a 2,60 Euro per azione, tale da compensare anche la mancata cedola 2020”.
“L’importante cassa di cui continueremo a disporre”, conclude l’AD, “ci consentirà inoltre di
accelerare la trasformazione digitale di Unieuro, che sarà il pilastro portante del Piano Strategico in fase di definizione e che contiamo di presentare al mercato in tempi brevi.”