Brembo ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi record pari a 675,1 milioni, in crescita del 17,2% rispetto al primo trimestre 2020 (+20,9% a cambi costanti) e dell’1,2% rispetto al primo trimestre 2019.
Un risultato che ha beneficiato dell’andamento positivo di tutti i segmenti in cui il gruppo opera: il settore auto è in crescita del 13,1%, le applicazioni per motocicli del 40,5% (+33,4% a parità di perimetro di consolidamento), quelle per veicoli commerciali del 31,6% e le competizioni del 3,3%.
A livello geografico, le vendite sono cresciute in Italia del 20,9%, in Germania del 6,1%, in Francia del 27,6% e nel Regno Unito del 6,2% (+8,0% a cambi costanti). L’India è aumentata del 31,2% (+44,3% a cambi costanti), la Cina del 97,4% (+100,9% a cambi costanti; +39,6% rispetto al primo trimestre 2019) e il Giappone del 20,0% (+20,9% a cambi costanti).
Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita del 5,9% (+14,4% a cambi costanti), mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) è in calo del 21,1% ma cresce, a cambi costanti, del 3,3%.
L’Ebitda è aumentato del 32,9% su base annua a 135,6 milioni, con una marginalità al 20,1% (+240 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un +66,3% a 83,7 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 12,4% (+260 punti base).
Il trimestre si è chiuso con un utile netto più che raddoppiato a 61,4 milioni, anche grazie a minori oneri finanziari netti, soprattutto per effetto di differenze cambio nette positive per 0,1 milioni (negative per 4,9 milioni nel 1Q20), e di una diminuzione del tax rate.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 438,9 milioni (229,2 milioni ante IFRS 16), dai 384,7 milioni al 31 dicembre 2020.