“Bad news is good news for the market”, un detto che anche questa volta non si smentisce quando il dato sul mercato del lavoro del mese di aprile si rivela inaspettatamente assai deludente.
Le prospettive di stagflazione non preoccupano Wall Street che teme solo la riduzione della liquidità da parte della Federal Reserve, vera ed unica linfa di un mercato con valutazioni ormai stellari.
Dow Jones e S&P500 guadagnano entrambi lo 0,7%, il Nasdaq lo 0,9% ed il Russell 2000 l’1,3%.
Precipita il VIX che cede nove punti percentuali chiudendo a 16,65 punti.
Il bilancio della scorsa settimana registra il Dow In crescita del 2,7%, lo S&P500 del 1,2% ed il Nasdaq in calo dell’1,5%.
Sull’onda della notizia inaspettata del debole rimbalzo del mercato del lavoro, sprofonda inizialmente il rendimento del Tbond fino al 1,47% per poi chiudere in rialzo di due punti base al 1,58%, in scia all’ennesima impennata dei prezzi delle materie prime.
Nello specifico il rame guadagna altri tre punti percentuali, mentre salgono ancora le tre principali materie prime agricole: frumento e mais di oltre l’uno per cento e la soia del 3,5%.
Petrolio poco mosso a 64,8 dollari al barile.
Sul mercato valutario, il dollaro scivola a 1,216 nei confronti della moneta unica.
