Nelle sedute dal 3 al 7 maggio il Ftse Italia Tecnologia ha chiuso in ribasso dello 0,4% rispetto al -0,1% dell’Euro Stoxx Tecnologia e al +2,0% del Ftse Mib.
In settimana l’attenzione degli investitori si è concentrata prevalentemente sulle trimestrali e sui dati macro, in particolare il job report Usa di aprile. Focus anche sulla pandemia e le campagne di vaccinazione, mentre sullo sfondo restano i timori legati a pressioni inflazionistiche che potrebbero indurre la Fed a ridurre gli stimoli, nonostante le rassicurazioni di Jerome Powell.
Tornando a Piazza Affari e al comparto tech, performance leggermente negativa per la big cap Stm (-0,6%), penalizzata dalla debolezza generale del settore tecnologico.
In forte calo la tlc Telecom Italia (-8,3%), frenata dalle indiscrezioni secondo cui il progetto della rete unica sarebbe stato accantonato dal governo. La Società ha però reso conto che si tratta di interpretazioni inappropriate e prive di riscontro, e presenterà un esposto a Consob.
Tra le mid cap chiude positiva Sesa (+2,6%) che ha acquisito tramite la società interamente controllata Computer Gross un ulteriore 51% di P.M. Service, incrementando la propria partecipazione dal 19% al 70% e creando un polo nel settore digital green.
Fra le aziende a minor capitalizzazione avanza soprattutto Exprivia (+37,9%) dopo l’approvazione dei risultati.
In evidenza anche Retelit (+11,5%) che intanto ha reso note le informazioni essenziali aggiornate riguardanti il patto parasociale stipulato tra tre società del Gruppo Athesia e gli ex soci del Gruppo facente capo alla società Partners Associates. La Società ha inoltre presentato, insieme ad altri player europei, la roadmap su investimenti tecnologici e industriali alla Commissione Europea.
Segno più per Be (+4,4%) dopo i risultati del primo trimestre.
Si segnala infine il debutto sullo Star di Seco, specializzata nel settore delle tecnologie IoT.