Nel primo trimestre 2021 Avio ha registrato ricavi per 52,6 milioni, in calo del 34%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il rallentamento è principalmente
attribuibile all’intenso sforzo richiesto per il ritorno in volo con successo del lanciatore
Vega il 29 aprile e al persistere dell’impatto delle restrizioni Covid-19.
L’Ebitda è sceso del 58% a 3 milioni per costi non ricorrenti più elevati per le attività di ritorno al volo e il Covid-19, con una marginalità del 5,7% (-330 punti base). L’Ebitda adjusted è stato pari a 4,5 milioni, in diminuzione del 42% e per una marginalità dell’8,5% (-130 punti base).
L’Ebit è risultato negativo per 2,2 milioni, a fronte di un importo positivo per 3,1 milioni del primo trimestre 2020, in relazione anche all’aumento degli ammortamenti riferiti all’avvio della produzione di Vega C e P120. L’Ebit adjusted ha invece registrato un deficit di 0,8 milioni, rispetto ai 3,8 milioni dello stesso periodo 2020.
Grazie alla firma di nuovi contratti del trimestre, il portafoglio ordini si fissa a 727,9 milioni, in linea con il dato di fine anno 2020, valore che conferma le forti prospettive del business nel medio/lungo termine.
La cassa netta ammonta a 58,1 milioni, in calo rispetto ai 62,6 milioni a fine 2020.
Il 29 aprile, il ritorno al volo del Vega con la missione VV18 è stato completato con
successo. Il lanciatore europeo, progettato, sviluppato e realizzato da Avio, ha messo in orbita il satellite francese di nuova generazione Pléiades 3 Neo per conto di Airbus Defence and Space, insieme a 5 payload secondari,imbarcati su una versione modificata dell’adattatore SSMS lanciato già con successo con la missione VV16 nel settembre 2020.