Mercati – Pioggia di vendite nel Vecchio Continente, a Milano tengono le banche

Mattinata in calo per le borse del Vecchio Continente, mentre a Wall Street si prospetta un’altra partenza in forte calo per i tecnologici.

A Piazza Affari il Ftse Mib arretra dell’1,3% in area 24.490 punti, negativo come il Ftse 100 di Londra (-1,9%), il Dax di Francoforte (-1,8%), il Cac 40 di Parigi (-1,7%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,3%).

In rosso anche i futures su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, in particolare il derivato sul listino tecnologico (-1,2%) dopo il sell-off sul settore che tra ieri sera e stamattina si è esteso dagli Usa all’Asia e all’Europa.

Il sentiment resta appesantito dai timori per un’accelerazione dell’inflazione, tale da indurre la Federal Reserve a rivedere la propria politica monetaria in senso restrittivo prima di quanto previsto dalla guidance attuale.

I dati di domani sui prezzi al consumo statunitensi di aprile potranno fornire indicazioni utili agli investitori, in cerca di nuovi spunti operativi dopo il rally degli ultimi mesi.

Nel frattempo, l’indice Zew tedesco sulle aspettative di business ha riportato un incremento a 84,4 punti a maggio, nettamente al di sopra delle attese (72 punti), mentre la produzione industriale in Italia ha registrato una flessione mensile dello 0,1% a marzo.

Sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,216 mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta si attesta a 108,9.

Tra le materie prime restano in calo le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,6%) a 67,9 dollari e il Wti (-0,7%) a 64,5 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 114 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,98%, in aumento insieme agli omologhi europei.

Tornando a Piazza Affari, le vendite investono gran parte dei titoli del Ftse Mib, in particolare Diasorin (-3,8%), Amplifon (-3,2%) e Stm (-3,1%) mentre viaggiano in controtendenza i bancari Banco Bpm (+1,5%), Bper (+1,1%) e Unicredit (+0,4%).