Banca Intermobiliare (Bim) ha archiviato il primo trimestre 2021 con un margine di intermediazione pari a 9,2 milioni (-23,8% a/a).
Il margine di interesse è sceso a 1,8 milioni (-17,9% rispetto al periodo di confronto) e le commissioni nette a 6,6 milioni (-9,7% rispetto al primo trimestre 2020). Il risultato dell’operatività finanziaria è sceso a 795 mila euro (-68,9% a/a).
Dopo oneri operativi in aumento a 14,1 milioni (+1,4% su base annua) e ancora superiori al margine di intermediazione, il risultato lordo di gestione è risultato negativo per 5 milioni (-1,9 milioni nel primo trimestre 2020).
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 4,9 milioni (rosso di 2,2 milioni nei primi tre mesi del 2020).
Dal lato patrimoniale, al 31 marzo 2021 la raccolta diretta da clientela si attesta a 4,6 miliardi (+2,8% rispetto a fine 2020).
Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine marzo 2021 il CET1 si fissa a 20,80% (25,48% al 31 dicembre 2020).
Dopo avere concluso i primi interventi finalizzati al riequilibrio economico-patrimoniale, e avviate le procedure per l’esercizio della delega per l’aumento di capitale da 23 milioni, garantito dall’impegno del socio di Maggioranza Trinity Investment Dac e finalizzato al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano strategico 2021-205, prosegue il rilancio strategico-operativo di Bim quale operatore indipendente di servizi ad elevato valore aggiunto di wealth management, asset management e corporate & investment banking.