Mercati – Milano sopra la parità (+0,2%) con gli eurolistini, male Wall Street dopo dati inflazione

Chiusura positiva per le borse europee, sostenute soprattutto dall’ottimismo per le riaperture e dagli acquisti sulle materie prime, mentre Wall Street prosegue in calo dopo i dati americani sui prezzi al consumo.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dello 0,2% in area 24.452 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) mentre avanza maggiormente il Ftse 100 di Londra (+0,8%).

Oltreoceano, accelerano al ribasso Dow Jones (-1%), S&P500 (-1,2%) e Nasdaq (-2%), in scia al report sull’inflazione che ha evidenziato una crescita superiore alle attese.

In particolare, ad aprile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,8% su base mensile (+0,2% il consensus), dal +0,6% di marzo, e del 4,2% su base annua (+3,6% il consensus), dal +2,6% di marzo. L’indice core, escluse le componenti più volatili come alimentari ed energia, ha registrato un incremento dello 0,9% su base mensile e del 3% su base annua.

I dati alimentano i timori che le pressioni inflazionistiche possano indurre la Fed a rivedere prima del previsto la propria politica monetaria accomodante, con conseguenze negative per l’azionario che ha raggiunto valutazioni record negli ultimi mesi grazie anche agli stimoli delle banche centrali.

Il vicepresidente della Fed, Richard Clarida, ha comunque affermato di essere più preoccupato dal mercato del lavoro piuttosto che dall’incremento dei prezzi, ritenuto transitorio.

Nel Vecchio Continente, la Commissione europea ha alzato le stime di crescita dell’eurozona a +4,3% nel 2021 e +4,4% nel 2022, mentre il Pil dell’Italia è atteso in aumento del 4,2% quest’anno e del 4,4% nel 2022. Le stime di febbraio prevedevano un +3,4% e un +3,5% rispettivamente.

Sul Forex il dollaro si rafforza nei confronti delle altre valute, portando l’EUR/USD in calo a 1,208 mentre il cambio tra biglietto verde e yen sale a 109,5.

Tra le materie prime accelerano le quotazioni del greggio con il Brent (+1,6%) a 69,6 dollari e il Wti (+1,6%) a 66,3 dollari, dopo i dati Eia sulle scorte Usa che hanno evidenziato un calo, seppur inferiore alle attese.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 115 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,02%, sopra l’1% per la prima volta da settembre.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap gli acquisti premiano soprattutto Tenaris (+3,4%), Unicredit (+2,9%) ed Eni (+2,1%). In calo invece Banca Mediolanum (-2,4%), Diasorin (-2,35%) e Stm (-2%).