Mercati Usa – Apertura negativa dopo dati su inflazione, Nasdaq a -1,1%

Partenza negativa a Wall Street dopo la crescita superiore alle attese dell’inflazione ad aprile, rafforzando le preoccupazioni che un aumento della pressione sui prezzi possa frenare il recupero dell’economia.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq perde l’1,1%, lo S&P 500 lo 0,6% e il Dow Jones lo 0,4%.

Lo scorso mese i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,8% su base mensile (+0,2% il consensus) e del 4,2% su base annua (+3,6% il consensus), mentre l’indice core ha evidenziato un incremento dello 0,9% m/m e del 3% a/a.

Numeri che alimentano il dibattito sulla possibilità che un aumento delle pressioni inflazionistiche induca la Federal Reserve a restringere la politica monetaria prima del previsto, in un momento in cui gli abbondanti stimoli hanno contribuito a sostenere il rally dell’azionario e acceso i timori sulle elevate valutazioni.

Diversi membri della banca centrale Usa hanno dichiarato che l’economia è sulla strada verso un pieno recupero ma che si trova ancora diversi rischi da affrontare, ribadendo come sia ancora prematuro discutere di una riduzione degli stimoli monetari.

I policymakers hanno confermato di essere pronti a tollerare un rialzo dell’inflazione per favorire la ripresa dalla pandemia, in cui la creazione di posti di lavoro sarà un fattore fondamentale.

Intanto, dopo la diffusione dei dati sui prezzi al consumo, il biglietto verde ha accelerato al rialzo nei confronti delle altre valute, accompagnato dalla risalita dei rendimenti dei Treasuries.

Il cambio euro/dollaro è in discesa a 1,21 mentre il dollaro/yen torna sopra quota 109. Nel comparto obbligazionario, il rendimento del decennale americano avanza di 5 punti base all’1,67% e quello del biennale di 1 punto base allo 0,17%.

Tra le materie prime, infine, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,5%) a 68,9 dollari e il Wti (+0,6%) a 65,7 dollari, dopo il calo delle scorte Usa evidenziato dai dati Api e la conferma delle previsioni di una forte ripresa della domanda globale da parte dell’Opec.