Mercati Usa – Previsto avvio in rosso dopo inflazione oltre le attese

I futures sull’azionario Usa scambiano in rosso con il derivato sul Nasdaq che cede l’1,4%, preannunciando una partenza negativa a Wall Street dopo la crescita superiore alle attese dell’inflazione ad aprile.

Chiusura in ribasso ieri per i principali indici americani, nonostante il tentativo di recupero nel finale soprattutto da parte del settore tecnologico. Il Nasdaq ha perso lo 0,1%, lo S&P 500 lo 0,9% e il Dow Jones l’1,4%.

Sul fronte macro, lo scorso mese i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,8% su base mensile (+0,2% il consensus), dal +0,6% di marzo, e del 4,2% su base annua (+3,6% il consensus), dal +2,6% di marzo.

L’indice core, escluse le componenti più volatili come alimentari ed energia, ha evidenziato un incremento dello 0,9% su base mensile e del 3% su base annua.

Numeri che alimentano il dibattito sulla possibilità che un aumento delle pressioni inflazionistiche induca la Federal Reserve a restringere la politica monetaria prima del previsto, in un momento in cui gli abbondanti stimoli hanno contribuito a sostenere il rally dell’azionario e acceso i timori sulle elevate valutazioni.

Diversi membri della banca centrale Usa hanno dichiarato che l’economia è sulla strada verso un pieno recupero ma che si trova ancora diversi rischi da affrontare, ribadendo come sia ancora prematuro discutere di una riduzione degli stimoli monetari.

I policymakers hanno confermato di essere pronti a tollerare un rialzo dell’inflazione per favorire la ripresa dalla pandemia, in cui la creazione di posti di lavoro sarà un fattore fondamentale.

L’ultimo Job Report, che ha evidenziato ad aprile un numero di nuovi impieghi significativamente inferiore alle previsioni, sembra dunque poter aver rafforzato ulteriormente tale orientamento.