Per consentire una maggiore comparabilità dei dati, Snam ha redatto il conto economico pro-forma 1Q 2020, che assume a partire dal 1° gennaio 2020 l’efficacia delle modifiche ai criteri di riconoscimento del “Gas Non Contabilizzato” (GNC) per il quinto periodo regolatorio (2020-2023), definite dall’Autorità di regolazione ARERA con Delibera n. 569/2020/R/gas del dicembre 2020.
Nel 1° trimestre 2021 il Gruppo Snam registra ricavi totali per 717 milioni, in crescita del +5,6% rispetto al 1Q 2020 pro-forma, per effetto della crescita dei business della transizione energetica, più che raddoppiati a 64 milioni (l’8,9% del fatturato totale). I ricavi regolati sono stabili 647 milioni (+0,5%, il 90,2% del totale)
L’EBITDA si attesta a 559 milioni (+0,7% rispetto al 1Q 2020 pro-forma), mentre l’EBIT cala a 359 milioni (-2,4% rispetto al 1Q 2020 pro-forma) dopo maggiori ammortamenti (+7,0% a 200 milioni) connessi principalmente all’entrata in esercizio di nuovi asset.
L’utile netto sale a 313 milioni (+8,3% rispetto al 1Q 2020 pro-forma) per effetto del positivo contributo delle partecipate e dell’ottimizzazione della struttura finanziaria.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 cifra in 13.709 milioni, in aumento di 822 milioni rispetto al valore di fine 2020, a seguito principalmente delle acquisizioni di partecipazioni effettuate nel periodo e del pagamento dell’acconto sul dividendo 2020.
Gli investimenti tecnici salgono del 5% a 231 milioni e si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (184 milioni) e stoccaggio di gas naturale (31 milioni).
Guidance 2021
Benché Snam non sia in grado, ad oggi, di determinare con attendibilità gli effetti della pandemia da Covid-19 sui target del 2021 e degli anni successivi, sulla base delle informazioni disponibili, la società prevede un impatto limitato rispetto agli obiettivi 2021 e conferma la guidance sull’utile netto di 1.170 milioni, che include il contributo di De Nora.