Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un -2,2%, in linea con il corrispondente europeo (-2,2%) ma al di sotto del Ftse Mib (-1,6%).
Seduta all’insegna delle vendite per le borse europee, appesantite anche dal sell-off di Wall Street. Restano in primo piano i timori legati alle pressioni inflazionistiche e a un possibile allentamento degli stimoli della Fed, in attesa dei dati americani sui prezzi al consumo. Intanto l’indice tedesco Zew ha registrato un incremento sopra le attese a maggio.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund rimane in area 114 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,98%, in aumento insieme agli omologhi europei.
Tornando alle società del comparto utility, tra le big resiste Snam (-0,7%) nel giorno del Cda di approvazione dei conti del primo trimestre 2021.
Hera (-2,4%) ha annunciato i risultati finali dell’offerta parziale di acquisto del prestito obbligazionario con scadenza gennaio 2028, accettando le offerte di Titoli Esistenti validamente presentate per un ammontare complessivo in linea capitale di oltre 59,5 milioni.
Enel (-2,5%) ha rinnovato il Programma di emissione di Commercial Paper da 3 miliardi di dollari USA istituito nel 2019, elevandone l’importo a 5 miliardi e collegandolo all’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 13 delle Nazioni Unite – Lotta contro il cambiamento climatico.
Tra le mid, in coda Falck Renewables (-4,2%), mentre tra le small ha fatto peggio Seri Industrial (-5,1%).
Infine, sull’internazionale la tedesca E.On ha diffuso i conti 1Q 2021 con gestione operativa e utili in crescita a doppia cifra.