Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore auto:
Giornata senza una precisa direzione per i principali listini europei. Il Dax guadagna lo 0,3%, il Ftse Mib avanza leggermente dello 0,1%, mentre il Ftse 100 arretra dello 0,7%. A Wall Street Nasdaq a +1,5%, S&P 500 a +1,3%, Dow Jones a +1,2%.
Volvo, del gruppo cinese Geely Automobile, starebbe valutando di quotarsi alla borsa di Stoccolma nel corso del 2021. Il board ha annunciato di avere avviato lo studio del processo, ma al momento non fornisce alcune certezza sul buon esito dell’operazione. La società svedese è stata comprata dalla cinese Geely dalla Ford nel 2010 per 1,8 miliardi di dollari. Adesso, dopo la rifocalizzazione sulla motorizzazione elettrica, una sua eventuale IPO potrebbe valere, secondo gli advisor, 20 miliardi di dollari.
Il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, ha espresso dubbi sulla rivoluzione elettrica in un’intervista al Financial Times. La prima critica è sul futuro monopolio elettrico: “Penso che avremmo potuto essere più efficienti adottando più tecnologie e non una singola tecnologia”. Successivamente, riguardo le politiche adottate per limitare le emissioni, il CEO ha aggiunto: “I governi stanno seguendo l’opinione pubblica, che per me va bene, ma è necessario comprendere la scienza, l’analisi completa del ciclo di vita e non solo le emissioni dallo scarico”. Per quanto riguarda invece il prezzo delle elettriche ha dichiarato: “Hai bisogno di persone disposte ad acquistarle e permettersele. Se non manteniamo l’accessibilità avremo un impatto sulla libertà di mobilità”. Presentando infine un pò di numeri ha affermato: “La percentuale di auto a basse emissioni vendute sarà del 30-35% entro il 2025 e non meno del 70% entro il 2030”.
Tesla ha rimosso la possibilità di pagare le sue auto sul configuratore online tramite Bitcoin. Elon Musk ha detto che la motivazione riguarda il modo con cui questi Bitcoin vengono estratti ed elaborati. In particolare il mondo delle criptovalute necessita del processo di “mining”, pratica che necessita di computer connessi in tutto il mondo per validare le singole operazioni relative ai Bitcoin. Tale pratica, utilizzando costantemente energia dalla rete, andrebbe, secondo Elon Musk, a inquinare troppo, poiché la stragrande maggioranza dell’energia usata proverrebbe da fonti fossili non rinnovabili. Si ricorda che la stessa Tesla aveva investito 1,5 miliardi di dollari nella valuta digitale all’inizio del 2021.