Guala Closures chiude il primo trimestre 2021 con ricavi consolidati pari a 138,3 milioni, in calo del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2020 (+0,9% a cambi costanti).
Nonostante un aumento dei volumi per 7,3 milioni e un beneficio di 1,8 milioni in relazione alla politica di incremento dei prezzi, tali effetti positivi sono stati parzialmente assorbiti dalla perdita di volumi di vendita a causa del Covid-19 stimata in circa -7,9 milioni.
I ricavi netti delle attività in Europa (57,9% del totale) sono diminuiti del 12,2% a 80,1 milioni (-9,6% a cambi costanti). La riduzione delle vendite registrata in quest’area è prevalentemente causata dalla pandemia in particolare nelle attività in Spagna, Italia e Germania (l’impatto totale del Covid-19 in quest’area è stato pari a -8,8 milioni).
I ricavi netti dalle attività nelle Americhe (20% del totale) sono aumentati di 3,5 milioni a 27,8 milioni, nonostante un effetto negativo dell’andamento cambi pari a -4,9 milioni registrato prevalentemente in Messico, Argentina e Brasile. A cambi costanti, i ricavi sarebbero aumentati di 8,4 milioni (+34,6%) rispetto ai primi tre mesi 2020.
I ricavi in Asia (17,7% del totale) sono saliti del 2,9% a 17,7 milioni nonostante un effetto negativo dei cambi (-1,6 milioni); a cambi costanti, il dato segna un incremento del 12,5%.
I ricavi realizzati in Oceania (8,3% del totale) sono scesi dell’8,5% a 8,3 milioni; a cambi costanti, segnano un calo del 13,8% rispetto al primo trimestre 2020.
I ricavi in Africa (4,4% del totale) sono aumentati del 7,3% a 4,4 milioni; a cambi costanti, sarebbero aumentati del 17,8%.
L’Ebitda adjusted ammonta a 24,3 milioni, in aumento dello 0,8% rispetto al risultato dei primi tre mesi 2020, nonostante una riduzione di 2,3 milioni dovuta all’effetto negativo dei cambi a seguito dell’apprezzamento dell’euro su quasi tutte le valute con cui il Gruppo opera. A cambi costanti, il dato sarebbe stato pari a 26,6 milioni, in aumento del +10,4%. L’Ebitda margin aumenta dal 16,5% nel 2020 al 17,5% nel 2021.
L’Ebit sale dell’11,3% a 7,9 milioni.
Il trimestre si chiude con una perdita netta di 0,5 milioni, in miglioramento rispetto al deficit di 6,3 milioni nel 1Q20.
Al 31 marzo 2021 l’indebitamento finanziario netto è pari a 474,7 milioni, in peggioramento rispetto ai 464,2 milioni al 31 dicembre 2020, scontando un flusso positivo generato da attività operativa pari a 9,6 milioni, più che compensato da assorbimenti da attività di investimento per 10,7 milioni e da attività di finanziamento per 9,5 milioni.