Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha ceduto lo 0,2%, sottoperformando lievemente il FTSE Mib (+0,2%) e sovraperformando al tempo stesso il corrispondente indice settoriale europeo (-0,9%).
I prezzi al consumo negli USA sono aumentati dello 0,8% su base mensile (+0,2% il consensus), dal +0,6% di marzo, e del 4,2% su base annua (+3,6% il consensus), dal +2,6% di marzo. Numeri che potrebbero spingere la Fed a rivedere la propria politica monetaria accomodante prima del previsto, con conseguenze negative per l’azionario che ha raggiunto valutazioni record negli ultimi mesi grazie anche agli stimoli delle banche centrali. Sottolineiamo al tempo stesso come il vicepresidente della Fed, Richard Clarida, ha comunque affermato di essere più preoccupato dal mercato del lavoro piuttosto che dall’incremento dei prezzi, ritenuto transitorio.
Performance positiva per Inwit (+1%) mentre Atlantia ha ceduto l’1%. La controllata di Atlantia, Autostrade per l’Italia, ha esaminato e approvato i risultati del primo trimestre 2021, condizionati dalla riduzione dei ricavi netti da pedaggio in conseguenza degli effetti sulla mobilità causati dall’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese da febbraio 2020. Il traffico sulla rete del Gruppo mostra una contrazione del 10,6% e il “Totale ricavi operativi” scende a 722 milioni. In calo anche l’Ebitda, pari a 321 milioni di euro, diminuito di 70 milioni rispetto al primo trimestre 2020.
Tra le Mid Cap, in evidenza Rai Way (+1,9%) mentre tra le Small Cap si segnalano gli acquisti su FNM (+1,4%).