Mercati – Migliorano le contrattazioni nel Vecchio Continente, Milano sopra la parità

Le principali piazze del Vecchio Continente migliorano le contrattazioni e invertono la rotta dopo una mattinata sottotono, beneficiando anche dell’avvio in territorio positivo di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib guadagna lo 0,1% in area 24.487 punti. In rialzo anche il Dax30 di Francoforte (+0,2%) e il Cac40 di Parigi (+0,1%). Sotto la parità l’Ibex35 di Madrid (-0,4%) e il FTSE 100 di Londra (-0,7%).

Oltreoceano, il Dow Jones guadagna l’1%, lo S&P500 l’1% e il Nasdaq l’1,1 per cento.

La partenza positiva di Wall Street, guidata dal rimbalzo del settore tecnologico, ha contribuito all’inversione di rotta dei mercati europei, nonostante il sentiment sia ancora diviso tra l’outlook del recupero dell’economia e i timori di pressioni inflazionistiche.

Sul fronte macro odierno, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa si sono attestate a 473 mila unità, al di sotto delle 490 mila previste dal consensus e delle 507 mila della rilevazione precedente (rivista da 498 mila).

Il dato segue le ultime rilevazioni macro che hanno scosso i mercati con la lettura di ieri dell’inflazione USA di aprile che ha evidenziato il maggior incremento mensile dal 2009, alimentando ulteriormente il dibattito sulla possibilità che le pressioni sui prezzi inducano la Federal Reserve a restringere la politica monetaria prima del previsto.

Il recente picco dell’inflazione è stato definito transitorio da alcuni funzionari della banca centrale statunitense ma la maggior parte degli operatori continua a temere la possibilità anticipata di un tapering.

Sul Forex l’euro/dollaro sale a 1,2098 mentre il cambio tra biglietto verde e yen arretra in area 109,53 dopo la risalita di ieri.

Tra le materie prime, arretrano le quotazioni del greggio con il Brent (-2%) a 67,92 dollari e il Wti (-2,1%) a 64,48 dollari. Sull’obbligazionario, lo spread BTP-Bund sale a 113 punti con il rendimento del decennale all’1,01%

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap acquisti su Nexi (+4,3%) dopo i risultati del 1Q21 e su Prysmian (+3,5%). In coda Unicredit (-1,6%).