Prysmian – Crescita organica ricavi del 4,6% e balzo dell’utile netto a 76 mln nel 1Q21, confermata la guidance

Prysmian ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi in crescita dell’8,6% a 2,81 miliardi, registrando una variazione organica del +4,6%, escluso il segmento Projects, ed evidenziando una netta inversione di tendenza rispetto al quarto trimestre dell’anno scorso.

A mostrare i segnali più evidenti di ripresa sono sia il segmento Telecom, che segna una crescita organica del +11,4%, sia il segmento Energy, che registra un +3,4% sulla spinta della ripresa dei settori costruzioni ed energie rinnovabili.

Il segmento Projects, invece, risente ancora del phasing nella esecuzione dei progetti in portafoglio, anche se a partire dal secondo semestre saranno visibili miglioramenti con l’accelerazione sulla realizzazione dei German Corridors.

L’Ebitda adjusted è aumentato dell’8,1% a 213 milioni nonostante l’impatto negativo dei cambi per 14 milioni, beneficiando sia della ripresa dei volumi sia della resilienza mostrata dall’intera organizzazione nell’assicurare continuità di business e prossimità ai clienti.

L’incidenza sui ricavi è rimasta stabile al 7,6%, a testimonianza dell’efficacia delle misure di recupero efficienza che hanno consentito di bilanciare l’impatto dell’incremento dei prezzi delle materie prime.

Ottima la performance nel segmento Energy che ha registrato margini in miglioramento anche rispetto al periodo pre-pandemia. Le misure di contenimento dei costi hanno inoltre consentito anche al Telecom di attenuare l’impatto della persistente pressione sui prezzi, registrando margini in miglioramento rispetto al primo trimestre 2020. Nel segmento Projects, invece, un miglioramento della redditività è atteso nel secondo semestre.

A livello di bottom line, l’utile netto è più che triplicato a 76 milioni, rispetto ai 23 milioni dei primi tre mesi del 2020.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 2,3 miliardi, in aumento rispetto agli 1,99 miliardi al 31 dicembre 2020 ma in calo rispetto a 2,6 miliardi al 31 marzo 2020, grazie alla forte generazione di cassa negli ultimi dodici mesi con un free cash flow di 553 milioni (escludendo 112 milioni di esborsi relativi al contenzioso Antitrust).

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, Prysmian ha confermato la fiducia nelle previsioni 2021, che indicano un Ebitda afjusted nell’intervallo di 870-940 milioni e una generazione di flussi di cassa per circa 300 milioni.

Anche per il 2021, infine, si prevede un impatto negativo sul risultato operativo di Gruppo, dovuto all’effetto traslativo della conversione nella valuta di consolidamento dei risultati delle consociate, per un importo di circa 20-25 milioni. L’ammontare cumulato dell’impatto negativo dei cambi nel biennio 2020 e 2021 (atteso) è stimato in circa 55 milioni.