Saes Getters ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi in calo del 16,7% a 41 milioni anche se, si legge nella nota, il confronto su base annua è poco significativo a causa dell’impatto ancora limitato della crisi Covid sui ricavi del primo trimestre 2020.
Scorporando l’effetto negativo dei cambi (-5,4%), il gruppo ha registrato una diminuzione organica dell’11,3%, distribuita in tutte le Divisioni, con eccezione della Vacuum Technology (sistemi da vuoto), favorita dalla ripresa degli investimenti nel settore degli acceleratori di particelle.
I cali organici più rilevanti in valore assoluto sono stati registrati nel comparto del Nitinol (Divisione Medical), penalizzato dal differimento delle terapie elettive a causa perdurare della pandemia, in quello delle leghe a memoria di forma per applicazioni industriali (Divisione Metallurgy), causa tensioni USA-Cina, nella Divisione Specialty Chemicals a causa anticipi di forniture nel primo trimestre 2020, per assicurarsi scorte in previsione del Covid-19.
Infine, nella Divisione Advanced Packaging il calo è esclusivamente imputabile al phase-out dei più tradizionali prodotti metallizzati, completato solo alla fine del primo semestre 2020.
Rispetto al quarto trimestre 2020, invece, i ricavi hanno registrato un aumento dell’1,1% (+1,9% al netto dell’effetto cambi negativo), grazie soprattutto al recupero nelle vendite delle Divisioni Medical e Advanced Packaging.
In particolare, la Divisione Medical ha segnato una crescita organica del 6,8%, consolidando ulteriormente i segnali di ripresa evidenziati già a fine 2020, mentre la Divisione Advanced Packaging ha segnato un +91,5% principalmente grazie ai primi ordini di nuovi prodotti laccati campionati nel 2020 e al fatto che il quarto trimestre solitamente registra vendite fisiologicamente più basse rispetto agli altri periodi dell’anno.
In calo i margini operativi rispetto ai primi tre mesi dello scorso esercizio, anche in questo caso però non confrontabili a causa del diverso impatto della crisi Covi sulle vendite dei due periodi.
L’Ebitda è diminuito del 46,6% a 5 milioni, con una marginalità al 12,2% (19% nel 1Q20). Rispetto al quarto trimestre 2020, invece, il dato risultati in linea sia in valore assoluto sia in termini percentuale. L’Ebit ha segnato un -67,3% su base annua a 2,2 milioni.
Il trimestre si è chiuso con un utile netto di 1,4 milioni, includendo il risultato positivo della gestione finanziaria pari a 0,3 milioni. Il corrispondente periodo del 2020, nonostante un utile operativo molto più elevato, si era invece chiuso in perdita di 5,1 milioni perché penalizzato dalla diminuzione (-10,3 milioni) del fair value dei titoli in portafoglio, causa Covid.
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta risulta positiva per 92 milioni, in leggera diminuzione rispetto ai 96 milioni al 31 dicembre 2020 principalmente a causa e all’incremento del capitale circolante netto, dovuto soprattutto ai maggiori crediti commerciali (conseguenza delle maggiori vendite nelle Divisioni Medical e Advanced Packaging nel primo trimestre 2021) e all’incremento del magazzino (in previsione delle maggiori vendite nei mesi a venire).
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il gruppo prevede una restante parte dell’anno caratterizzata da un ulteriore consolidamento dei segnali di ripresa già manifestati nel mese di marzo.