Al 31 marzo 2021 Servizi Italia ha registrato ricavi in calo del 3,8% a 60,5 milioni. A cambi costanti, il dato sarebbe stato in aumento dello 0,5%.
I ricavi relativi alla linea di business “lavanolo” (75,8% del totale) si sono attestati a 45,8 milioni (-4% rispetto al 1Q 2020), sostenuti da una crescita organica in Brasile e Turchia ma appesantiti dall’impatto negativo dei cambi.
La linea di business “servizi di sterilizzazione dello strumento chirurgico”, che rappresenta il 16,7% dei ricavi, si è attestata a 10,1 milioni (-6,5%), mentre “servizi di sterilizzazione biancheria” (7,6% dei ricavi) ha registrato ricavi per 4,6 milioni (+3,2%).
Per area geografica, i ricavi provenienti dal Brasile (9,9% del totale) sono diminuiti del 14,6%. In valuta locale si è assistito ad una crescita del 14,6%, controbilanciata da un effetto negativo per cambi del 29,2%. Anche i ricavi dell’area Turchia hanno registrato una crescita organica del 9,4%, compensata da un effetto cambi negativo del 26,7% che ha portato a una variazione negativa del fatturato del 17,3%.
L’Ebitda è sceso del 3,8% a 15,3 milioni, con un’incidenza sui ricavi pari al 25,2% (+60bp). Si confermano anche nel 2021 gli ottimi risultati di marginalità operativa a livello internazionale sia nell’area Brasile (Ebitda margin 32,2%), sia nell’area Turchia (Ebitda margin 27,7%).
Si segnala che nel periodo è stata rilevata la plusvalenza relativa alla cessione del ramo “workwear” pari a 1,5 milioni, assorbità dal forte calo di marginalità registrato dal settore alberghiero, soprattutto in Italia.
L’Ebit del gruppo si è assestato a 1,93 milioni (+1%), con un Ebit margin pari a 3,2% (+20bp).
L’utile netto si fissa a 1,4 milioni, in deciso aumento rispetto a 158 mila euro del 1Q 2020.
Al 31 marzo 2021 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 133,4 milioni, aumentato rispetto ai 129,6 milioni a fine anno 2020.