Nel primo trimestre 2021 i ricavi consolidati di Iberdrola sono saliti del 7% su base annua a 10,1 miliardi.
L’EBITDA è cresciuto dell’1,5% a 2,8 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2020, trainato dai business Rinnovabili (+27.8%) e Reti (+4.3%), pur risentendo negativamente dell’impatto di Covid (-65 milioni) e del cambio (-231 milioni). Escludendo questi due effetti l’EBITDA adjusted è aumentato del 12,2% a 3,1 miliardi.
L’EBIT è salito del 3% a 1,7 miliardi, dopo ammortamenti e accantonamenti sostanzialmente stabili a 1,1 miliardi.
L’Utile Netto è sceso del 19,5% a 1 miliardi. Escludendo le partite straordinarie del periodo in esame (impatto netto Covid-19 per -57 milioni) e del 1Q 2020 (plusvalenza sulla cessione di Siemens Gamesa per 485 milioni; impatto fiscale per -159 milioni; impatto Covid-19 per -17 milioni), l’utile netto adjusted è cresciuto del 12,4% a 1,1 miliardi.
L’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 marzo 2021 era pari a 36.305 milioni, in calo di 1.319 milioni rispetto a 37.624 milioni a marzo 2020.
Gli investimenti lordi sono balzati del 45% a 2,5 miliardi e hanno riguardato principalmente il business delle Reti (il 50% del totale) e delle Rinnovabili (il 42% del totale) con 8.700 MW già in costruzione.
Infine, confermata la guidance per il 2021: utile netto compreso tra 3,7 e 3,8 miliardi, con un dividendo di fine anno fissato a 0,44 euro lordi per azione.