Aquafil ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi consolidati pari a 130,6 milioni, in calo del 7,2% rispetto al primo trimestre 2020.
Nel periodo in esame i ricavi nell’area EMEA (59,1% dei ricavi) sono diminuiti del 10% a 77,2 milioni, mentre nel Nord America (21,2% dei ricavi) sono scesi del 18,4% a 27,7 milioni. Di contro, nell’area Asia e Oceania (19,4% dei ricavi) le venditei hanno registrato un incremento del 23,9% a 25,3 milioni.
Per quanto riguarda le aree di business, la linea “Fibre per tappeti” (66,9% dei ricavi) ha registrato una contrazione dei ricavi del 9,8% a 87,4 milioni. Il comparto “fibre per abbigliamento” (22,5% dei ricavi) ha riportato una contrazione del fatturato dell’11,6% a 29,4 milioni. Infine, la divisione “polimeri” (10,6% dei ricavi) ha registrato un progresso delle vendite del 30,9% a 13,8 milioni.
L’Ebitda è risultato pari a 18,3 milioni, in leggera crescita dello 0,6% e con una marginalità del 14% (+110 punti base).
L’Ebit è salito del 17% a quota 6,1 milioni, generando un margine del 4,6% (+90 punti base).
L’utile netto del Gruppo si è fissato a 3,5 milioni, in calo del 14,3% rispetto al pari periodo del 2020.
Migliora l’indebitamento netto, che diminuisce da 218,7 milioni di fine 2020 a 208,3 milioni a fine marzo 2021.
Per il 2021 il Gruppo conferma: una crescita del fatturato rispetto al 2020 che permetta un avvicinamento ai dati del 2019; un incremento della profittabilità derivante dal recupero dei volumi di vendita e dal consolidamento di una parte dei benefici delle misure anti pandemiche adottate dal Gruppo; il miglioramento del rapporto PFN/EBITDA, in virtù sia del recupero di profittabilità sia della continua attenzione nella gestione del capitale circolante netto e degli investimenti.