Cairo Communication ha archiviato il primo trimestre 2021 con ricavi lordi consolidati per 246,8 milioni (+2,4% a/a).
I ricavi del periodo, che ancora scontano gli effetti dell’emergenza sanitaria, in particolare per il calo delle diffusioni dei quotidiani sportivi, che hanno risentito della chiusura dei bar e delle limitazioni alla consultazione dei quotidiani negli stessi e l’andamento del mercato pubblicitario, sono impattati positivamente dal consolidamento integrale dei valori del gruppo m-dis (12,5 milioni).
Nello specifico, il settore editoriale Periodici (Cairo Editore) ha registrato ricavi per 19,8 milioni (-10,4%), il fatturato del settore concessionarie si è fissato a 79,4 milioni (+104,1%), il giro d’affari del comparto editoriale televisivo (La7) è stato pari a 25,6 milioni (+3,6%), mentre i ricavi dell’operatore di rete (Cairo Network) sono ammontati a 3 milioni (in linea con il periodo di confronto). Infine, il giro d’affari di RCS è sceso a 174,4 milioni (-2,5%).
L’Ebitda è aumentato a 13,7 milioni (2,1 milioni a fine marzo 2020, impattato da oneri non ricorrenti per 4,7 milioni per lo stanziamento di fondi relativi ad interventi sul personale), grazie alle politiche di contenimento dei costi effettuate per adeguare tempestivamente l’organizzazione aziendale al mutato contesto per effetto dell’emergenza sanitaria (benefici per 5,9 milioni).
L’Ebit è stato negativo per 5,5 milioni (-16,6 milioni nel periodo di confronto), dopo avere contabilizzato ammortamenti saliti da 18,7 milioni a 19,1 milioni.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 3,9 milioni (-7 milioni nel primo trimestre 2020).
Dal lato patrimoniale, al 31 marzo 2021 l’indebitamento finanziario netto si attesta a 42 milioni (63,2 milioni a fine dicembre 2020). Includendo l’applicazione del principio contabile IFRS16, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 217,8 milioni (244,1 milioni al 31 dicembre 2020).
Il gruppo ritiene di disporre di leve gestionali adeguate per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria anche nel 2021 e confermare quindi le proprie prospettive di medio-lungo periodo.
In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un inasprimento delle misure per il contenimento del contagio, prolungamento della loro durata, o significativo ampliamento delle regioni classificate nelle più alte fasce di rischio, il gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire nel 2021 margini (Ebitda) in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2020 e una conseguente ulteriore significativa riduzione dell’indebitamento finanziario.
L’evoluzione dell’emergenza sanitaria e della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.