Il Cda di Esprinet ha approvato in data odierna il Resoconto Intermedio di Gestione al 31 marzo 2021, chiusi con ricavi per 1.166 milioni (+28% a/a). Si segnala in merito una crescita organica pari al 23% e il contributo di 42,8 milioni derivante dalle attività del Gruppo GTI acquisito in Spagna nel Q420 e di Dacom e idMAINT acquisite a inizio del primo trimestre 2021.
L’Ebitda adjusted si è rivelato pari a 20,3 milioni (+70% a/a) e l’utile netto a 10,2 milioni con un progresso del 159% rispetto al pari periodo di confronto.
Dal lato patrimoniale, al 31 marzo 2020 la PFN è negativa per 71,6 milioni in flessione rispetto al 31 dicembre 2020 (positiva per 302,8 milioni) ma in miglioramento rispetto al 31 marzo 2020 (negativa per 127,1 milioni). La dinamica è strettamente influenzata dalla gestione del capitale circolante.
Per quanto riguarda l’outlook, “Esprinet guarda con positività all’anno in corso. Il primo semestre 2021 dovrebbe confermare un confronto favorevole con lo scorso anno; il secondo semestre invece apre a molteplici scenari, permanendo un quadro di incertezza legato alla pandemia. Se da un lato la domanda di prodotti consumer potrebbe subire un rallentamento perché parzialmente sostituita dall’acquisto di beni e servizi ancora compromessi dalle restrizioni che verranno gradualmente rimosse, dall’altro la domanda di prodotti legati al rafforzamento delle infrastrutture digitali, potrebbe accelerare anche perché sostenuta dai piani nazionali di investimento all’interno del programma Next Generation EU. Nella direzione di supportare clienti e fornitori nella trasformazione digitale, saranno ulteriormente sviluppate le linee strategiche del Gruppo soprattutto in ambito Consumption model (Cloud, Daas e MPS) e Outsourcing di servizi logistici e digitali (Digital Servitization).
Premesse che sostengono la guidance 2021 con ricavi superiori a 5 miliardi e un Ebitda adjusted di 80 milioni.