Unipol ha archiviato il primo trimestre 2021 con una raccolta premi per 3.181 milioni (+2% a/a). Il periodo si è chiuso con un utile netto di 361 milioni (+168,8%), beneficiando anche del consolidamento pro-quota del risultato di Bper (119 milioni). Al netto di tale componente, l’utile netto si è attestato a 242 milioni.
Nel primo trimestre 2021 la raccolta premi di Unipol si è fissata a 3.181 milioni (+2% a/a), al cui interno il contributo maggiore fa capo alla controllata assicurativa UnipolSai.
La raccolta del segmento danni è diminuita a 1.980 milioni (-3%), risentendo del rallentamento dell’attività commerciale a causa dell’emergenza sanitaria. In calo il comparto auto (-8,8% a 932 milioni; impattato dalle condizioni del mercato e dalle misure adottate dal gruppo a tutela della clientela quali la campagna #UnMesePerTe, che ha previsto per tutti i clienti la restituzione di un mese di premio sulle polizze in corso), mentre è cresciuto il ramo non auto (+3,1% a 987 milioni, grazie all’efficace azione commerciale delle reti di vendita e le preferenze della clientela verso prodotti salute).
A suddetto ammontare hanno contribuito la compagnia UnipolSai, che ha registrato premi per 1.605 milioni (-3,6%). In crescita la raccolta di UniSalute (+7,6%) e di SIAT (+8,5%) mentre, nel comparto di bancassicurazione, la raccolta premi di Arca Assicurazioni è risultata in aumento del 9,5 per cento. Il Combined ratio è salito all’89,1% (87% al 31 dicembre 2020).
La raccolta premi riferita al ramo vita è salita a 1.261 milioni (+10,7%). La compagnia UnipolSai ha riportato una raccolta premi pari a 774 milioni (-6,9%), mentre nel canale di bancassicurazione Arca Vita, unitamente alla controllata Arca Vita International, ha registrato una raccolta premi di 457 milioni (+56,1%), beneficiando anche dell’ampliamento della rete Bper a seguito dell’acquisizione di sportelli ex UBI.
Il risultato ante imposte dei settori Immobiliare, Holding e Altre attività, che comprende anche UnipolReC, è positivo per 32 milioni di euro (-55 milioni al 31 marzo 2020). Il settore risente positivamente dell’apporto di 60 milioni di euro derivante dal consolidamento pro-quota di Bper e di un maggior contributo dei proventi da investimenti.
Il periodo si è chiuso con un utile netto consolidato di 361 milioni (+168,8%), che include il consolidamento pro-quota del risultato di Bper (119 milioni) e che riflette, tra le altre, le componenti economiche straordinarie connesse al badwill rilevato per l’acquisto delle attività ex Ubi. Il risultato al netto di tale posta straordinaria è pari a 242 milioni.
L’utile netto include anche la plusvalenza realizzata dalla vendita di Torre Velasca (71 milioni).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 31 marzo 2021 il Solvency ratio si fissa al 210% (216% a fine 2020). La riduzione osservata è in gran parte dovuta all’incremento del requisito di capitale di gruppo, a sua volta principalmente attribuibile agli effetti derivanti dall’acquisizione del ramo d’azienda ex-Ubi da parte di Bper.
Dal lato patrimoniale, a fine marzo 2021 il patrimonio netto ammonta a 9.951 milioni (9.525 milioni al 31 dicembre 2020).
Il risultato consolidato della gestione per l’anno in corso, escludendo eventi attualmente non prevedibili, anche legati ad un aggravarsi del contesto di riferimento, è atteso positivo e in linea con gli obiettivi definiti nel piano strategico 2019-2021.