Utility (+1,1%) – In evidenza A2A (+1,4%) dopo i risultati 1Q 2021

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha registrato un +1,1%, al di sopra del corrispondente europeo (+0,9%) e del Ftse Mib (+0,1%).

Gli investitori restano divisi tra l’outlook del recupero dell’economia e le preoccupazioni che la Federal Reserve possa restringere la politica monetaria prima del previsto, dopo il recente dato sui prezzi al consumo negli Usa che ha segnato l’aumento mensile maggiore dal 2009.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 118 punti con il rendimento del decennale all’1,05%.

Tornando alle società del comparto utility, tra le big ha fatto meglio A2A (+1,4%) nel giorno dei conti 1Q 2021 da cui è emerso un Ebitda in crescita del 20,5% a 399 milioni e un Utile netto di pertinenza del Gruppo  in progresso del 21,4% a 136 milioni. Per l’intero 2021 il management prevede un Ebitda in crescita rispetto ai risultati 2020 e compreso tra 1.230 e 1.250 milioni.

La multiutility lombarda ha avviato un programma di acquisto di azioni ordinarie proprie per max 105 milioni.

Il Cda di A2A ha autorizzato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili – a valere sul proprio Programma EMTN da 4 miliardi la cui size verrà incrementata a 6 miliardi costituito nel 2012 e in corso di rinnovo – sino a un massimo complessivo di 1,5 miliardi, entro il 30 aprile 2023.

Snam (-0,6%) ha lanciato il programma di Open Innovation Snaminnova, con l’obiettivo di rafforzare la capacità innovativa dell’azienda in funzione della transizione energetica, della trasformazione digitale e della crescita dell’ecosistema dell’innovazione a beneficio del Paese.

Tra le mid, giornata di trimestrali anche per Ascopiave (-0,2%) ed Iren (-0,5%).

Tra le small, in evidenza PLC (+1,7%), vendite su Seri Industrial (-2,7%).