Fila – Utile netto a 7,1 mln nel 1Q 2021

Fila ha registrato nel primo trimestre 2021 ricavi normalizzati (al netto degli effetti IFRS 16) a 141,7 milioni, in calo del 2,8% rispetto al primo trimestre del 2020 (+3,1% al netto dell’effetto cambi). La crescita del segmento Fine Art (+15,7%) e dell’Industrial (+14,2%) è stata parzialmente compensata dal calo nello School & Office (-3,9%).

A livello di area geografica le vendite in Europa sono aumentate del 18,3% a 8,6 milioni e nel Resto del Mondo del 20,4% a 0,1 milioni, mentre nelle altre aree geografiche hanno evidenziato una contrazione, in particolare in Nord America (-3,9% a 2,7 milioni) in Asia (-5,4% a 1 milione) e in Centro Sud America (-4,2% a 0,4 milioni).

L’Ebitda normalizzato sale del 19,6% a 20,1 milioni (al netto degli effetti IFRS 16), con un’incidenza sui ricavi del 14,2% rispetto all’11,5% del 1Q 2020. A cambi costanti l’Ebitda sarebbe salito del 21,2%.

L’Ebit normalizzato si attesta a 12,8 milioni, rispetto ai 8,3 milioni nel primo trimestre del 2020.

L’utile netto normalizzato del gruppo (al netto degli effetti IFRS 16) si attesta a 7,1 milioni, a fronte di una perdita di 0,2 milioni nel 1Q 2020.

Al 31 marzo 2021 l’indebitamento finanziario netto è pari a 525 milioni (incluso l’effetto IFRS16 pari a 90,8 milioni e l’effetto negativo del Mark to Market Interest Hedging pari a 16,8 milioni) in peggioramento di 31,5 milioni rispetto a fine dicembre 2020. I 17,7 milioni relativi al cash flow generato dal reddito operativo sono stati più che assorbiti da 31,3 milioni della gestione del capitale circolante, oltre che da piccole variazioni per l’attività di investimento.

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione la società si attende una ripresa solo a partire dalla metà del secondo semestre 2021, con la riapertura delle scuole in particolare nelle aree in cui il Covid ha avuto maggiori impatti (Messico e India).