Nei primi tre mesi del 2021 il gruppo Sole 24 Ore ha registrato ricavi pari a 44,1 milioni (+1,8% a/a).
In particolare, i ricavi pubblicitari sono rimasti pressoché invariati a 16,5 milioni, i ricavi diffusionali (carta+digitale) sono scesi del 3,3% a 11,1 milioni, mentre i ricavi di editoria elettronica sono cresciuti del 6,9% a 9,2 milioni. I ricavi dell’area Cultura, pari a 0,3 milioni, a seguito della chiusura di tutti i musei e sede espositive durante il periodo di lockdown, si sono ridotti del 67,7 per cento.
L’Ebitda è risultato negativo per 0,5 milioni (in rosso per 1,6 milioni nel primo trimestre 2020), in miglioramento grazie alla crescita dei ricavi e alla riduzione dei costi operativi.
L’Ebit ha riportato un deficit di 4,5 milioni (-5,6 milioni nello stesso periodo del 2020), dopo avere contabilizzato ammortamenti per 3,7 milioni (4 milioni nei primi tre mesi del 2020). Nel periodo sono state effettuate svalutazioni di attività immateriali per 0,4 milioni, riconducibili a sviluppi software non più utilizzati. Al netto di oneri e proventi non ricorrenti l’Ebit è negativo per 4,2 milioni, in miglioramento di 1,4 milioni rispetto al valore negativo per 5,6 milioni del 2020.
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di competenza dei soci di 5,7 milioni (perdita netta di 5,9 milioni nei primi tre mesi del 2020); al netto dei suddetti proventi non ricorrenti è negativo 5,3 milioni (-6 milioni nel periodo di confronto).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 è pari a 55 milioni (50,9 milioni a fine anno 2020), in peggioramento per gli investimenti perfezionati nel periodo.
Il gruppo continua a monitorare con estrema attenzione sia l’evolversi dell’emergenza sanitaria legata al virus Covid-19 sia le potenziali ricadute sui mercati di riferimento, mantenendo un’attenzione costante al contenimento di tutti i costi e all’individuazione di iniziative che possano ulteriormente mitigare il rischio legato ai ricavi a tutela di redditività e flussi di cassa attesi.
