Irce ha chiuso il primo trimestre 2021 con un fatturato consolidato in crescita del 34% a 103,5 milioni, grazie all’aumento dei volumi di vendita e del prezzo del rame.
Nel primo trimestre dell’anno, in entrambe le aree di business conduttori per
avvolgimento e cavi elettrici, è stata confermata la ripresa della domanda di mercato iniziata nella seconda parte del 2020.
L’Ebitda ha segnato un balzo del +146,4% a 7,2 milioni, per una marginalità al 7% circa (+330 punti base). Il valore rettificato dell’Ebitda (calcolato come la somma dell’Ebitda e i proventi/oneri da operazioni sui derivati sul rame e sull’energia elettrica) è passato da 0,5 milioni del primo trimestre 2020 a 6,4 milioni a fine marzo 2021.
L’Ebit è quadruplicato a 4,6 milioni, con una marginalità del 4,4% (+300 punti base). L’Ebit rettificato (calcolato come la somma dell’Ebit e dei proventi/oneri da operazioni sui derivati sul rame e sull’energia elettrica) si è fissato a 3,9 milioni, rispetto al valore negativo di 1,4 milioni del pari periodo 2020.
L’utile netto di Gruppo ammonta a 3,3 milioni, a fronte della perdita di 0,8 milioni dell’anno precedente.
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2021 sale 60,7 milioni da 39,7 milioni di fine anno 2020.
Le previsioni per il 2021 rimangono positive e prevedono un significativo recupero della domanda rispetto all’anno precedente.
