Apertura sopra la parità per le borse europee, mentre i futures di Wall Street scambiano in ribasso e Tokyo ha chiuso in rosso tra i timori legati all’inflazione e alla nuova ondata della pandemia in Asia.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,5% in area 24.900 punti. In lieve rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%).
Tornano in primo piano i timori per la diffusione del virus in Asia tra campagne di vaccinazioni che procedono a rilento, con il Giappone che ha avviato ieri misure restrittive più dure in sei prefetture mentre le infezioni continuano a salire.
Singapore, invece, chiuderà la maggior parte delle scuole questa settimana, mentre Taiwan fatica a contenere l’aumento dei contagi. Al contrario, la media di nuovi casi giornalieri negli Stati Uniti è scesa sui livelli più bassi da giugno.
Intanto, continuano a tenere banco le preoccupazioni sulla possibilità che le banche centrali ridurranno il loro sostegno monetario prima del previsto per evitare un surriscaldamento dell’inflazione.
Questa settimana, gli investitori guarderanno i verbali dell’ultima riunione del Fomc per verificare se sono avvenute discussioni su un’accelerazione della pressione sui prezzi, oltre a cercare indicazioni sulle tempistiche di un eventuale tapering.
Sul fronte macro, l’Istat diffonde i dati finali sui prezzi al consumo di aprile, mentre i dati diffusi in Cina hanno evidenziato un rallentamento della crescita ad aprile della produzione industriale e delle vendite al dettaglio.
Intanto sul Forex il biglietto verde è stabile nei confronti delle altre valute, con il cambio euro/dollaro a 1,214 e il dollaro/yen a 109,2. Tra le materie in lieve rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,1%) a 68,8 dollari e il Wti (+0,2%) a 65,5 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 120 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,06%.
Tornando a Piazza Affari, bene in avvio Banco Bpm (+1,4%), Azimut (+1,3%), A2A (+1,3%), Diasorin (+1,1%) e Unipol (+1,1%), mentre arretrano Atlantia (-0,6%) e Tenaris (-0,5%).
