Nei primi tre mesi del 2021 SICIT Group ha realizzato ricavi pari a 22 milioni, in crescita dell’11,9% su base annua, confermando i dati preliminari comunicati lo scorso 12 aprile.
L’EBITDA adjusted si è attestato a 9,4 milioni (42,5% dei ricavi), in progresso del 17,7%. Tale aggregato non include costi non ricorrenti per 0,16 milioni nei primi tre mesi del 2021, dovuti a consulenze fiscali non ricorrenti per la predisposizione della documentazione ai fini dell’agevolazione fiscale “Patent Box” con riferimento ai periodi di imposta 2015-2019 (0,1 milioni) e alla temporanea sovrapposizione della figura del country manager della controllata Sicit USA Inc. (0,06 milioni).
Nei primi tre mesi del 2020 i costi non ricorrenti sono stati pari a 0,4 milioni, per consulenze non ricorrenti per il passaggio dall’AIM Italia al MTA-STAR.
Su base reported l’Ebitda è aumentato del 22,1% a 9,2 milioni mentre l’Ebit ha registrato un incremento del 21,7% a 7,8 milioni.
L’utile netto adjusted è stato pari a 6,4 milioni (+22,6%). Tale risultato non include, oltre agli effetti fiscali relativi ai costi non ricorrenti, i proventi fiscali derivanti dall’affrancamento del disavanzo da fusione emerso in sede di fusione con SprintItaly (0,3 milioni nel primo trimestre 2021) che, in conformità a quanto previsto dagli IFRS, erano stati contabilizzati interamente nell’esercizio 2020 (ma il cui beneficio fiscale in termini di minori imposte correnti si manifesterà nei 5 periodi di imposta 2021-2025).
Sul fronte patrimoniale la disponibilità di cassa netta consolidata ammonta a 19,2 milioni (20,5 milioni al 31 dicembre 2020).
Sicit Group riporta che “proseguirà anche nel corso del 2021 il proprio piano di investimenti con il completamento dell’ampliamento industriale e tecnico ad Arzignano ed in particolare il nuovo magazzino, i nuovi laboratori, e l’avanzamento del nuovo impianto per prodotti in granuli e pastiglie, nonché la propria strategia di sviluppo di nuovi prodotti in stretta collaborazione con i propri clienti”.
“La crescita del primo trimestre conferma le buone prospettive nel settore biostimolanti, sostenuto dal crescente orientamento verso la sostenibilità dei sistemi produttivi”.
“Nel settore dei ritardanti dei gessi la domanda potrebbe mantenersi volatile, specialmente nel primo semestre. Infine la robusta disponibilità di materia prima registrata nel primo trimestre 2021, insieme alla ragionevole aspettativa di assenza di lockdown, come invece avvenuti tra la fine del mese di marzo e la fine del mese di aprile 2020 con conseguente temporanea interruzione della fornitura di materie prima, permette di confermare buone prospettive di crescita anche nel settore del grasso animale”.
Massimo Neresini, CEO di SICIT, ha tra l’altro dichiarato: “Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo registrato incrementi a doppia cifra di ricavi, EBITDA e utile netto. Risultati molto soddisfacenti e che confermano il positivo trend dell’anno passato”.