Il Ftse Italia Banche avvia la settimana con un rialzo dello 0,4% e in direzione opposta rispetto all’analogo indice europeo (-0,1%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,4%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
In questo scenario, nonostante lo spread rimasto in area 120 pb, il comparto bancario ha archiviato una seduta positiva.
Sul Ftse Mib in luce Banco Bpm (+2%), che resta al centro delle attenzioni del mercato nell’ottica del consolidamento, così come UniCredit (+0,3%), che nel frattempo ha ricevuto l’aggiornamento sui requisiti MREL. Bene Intesa Sanpaolo (+0,9%), tra le banche più solide e profittevoli a livello europeo.
Sul Mid Cap sottotono Mps (-0,2%), in attesa di capire come il Governo intende portare avanti l’iter della privatizzazione, su cui continuano a rincorrersi i rumor. Frena Credem (-0,4%), che ha avviato la fusione con CariCento, da cui sono attese sinergie per 15 milioni annui.
Sullo Small Cap il focus resta su Carige, aspettando novità sulla riammissione in Borsa e con il FITD al lavoro sulla cessione della quota di controllo.