Global Markets Energy – BP tra le top pick di Barclays

Si riporta l’andamento odierno dei principali titoli internazionali del settore energetico e delle utilities:

Giornata fiacca per i mercati azionari: in Europa, il Ftse Mib oscilla sulla parità, il Dax cede lo 0,2% e il Ftse 100 avanza dello 0,1%. A Wall Street, il Nasdaq guadagna lo 0,3%, mentre lo S&P 500 perde lo 0,2% e il Dow Jones lo 0,25%.

In lieve ribasso le quotazioni del greggio invertendo la rotta dopo i guadagni della mattinata, con il Brent che aveva toccato quota 70 dollari per la prima volta da marzo in scia alle aspettative sulla ripresa della domanda in seguito alle riaperture in Usa ed Europa.

Barclays ha inserito BP nella sua top pick list tra le major europee ritenendola “l’invsetment case più incompreso” tra le big del settore oil, con una generazione di casa in grado di sostenere un ritorno agli azionisti del 10% in termini di dividendi e buyback in uno scenario a 60 dollari al barile.

La banca britannica afferma che il business upstream potrebbe ridursi in termini di volumi, più che compensato però dalla combinazione di high-grading e risparmi di costo. Inoltre, l’aggregate cash flow delle divisioni tradizionali è ritenuto sufficiente per consentire a BP di assicurare ritorni competitivi agli azionisti, continuare a ridurre il debito e investire in business low-carbon.

Royal Dutch Shell ha dichiarato che il business dell’estrazione di petrolio in Nigeria non è compatibile con i propri piani green. Da oltre un decennio, la società sta gradualmente cedendo i propri asset onshore nel paese, nel tentativo di mettere da parte problemi cronici come l’inquinamento causato dalla rottura delle pipeline e le conseguenti battaglie con le comunità locali.

Il Ceo di Gazprom ha dichiarato che al momento la società non ha intenzione di costruire un nuovo gasdotto in Europa dopo il Nord Stream 2.