Il gruppo di costruzioni francese Bouygues e la sua controllata televisiva TF1 si sono aggiudicati il 30% del gruppo TV M6 messo in vendita dalla tedesca Bertelsmann, per il quale anche Mediaset aveva presentato un’offerta.
TF1 e M6 hanno avviato trattative esclusive per una fusione dei due gruppi televisivi, che impatterà profondamente nel panorama audiovisivo transalpino.
In base all’accordo, Bouygues, che ha in capo il 43,7% di TF1, deterrà il 30% del nuovo gruppo e ne avrà il controllo esclusivo, dopo aver acquistato una quota dell’11% da Rtl (gruppo Bertelsmann) per 641 milioni. Rtl avrà il 16% della nuova società nell’ambito di una partnership strategica con Bouygues, mentre il flottante sarà pari al 54 per cento.
“Il nuovo gruppo sarà ben posizionato per fare fronte alle sfide che vengono dall’accelerazione della concorrenza delle piattaforme digitali mondiali”, spiega una nota.
La fusione, approvata da tutti i board delle società coinvolte, prevede uno scambio azionario, nel rapporto di 2,1 azioni TF1 per ogni azione M6, dopo la distribuzione di un dividendo straordinario di 1,5 euro per azione da parte di M6 e di dividendi ordinari di 1 euro per M6 e di 0,45 euro per TF1.
Il giro d’affari della combined entity è stimato a 3,4 miliardi (pro-forma 2020), con un risultato operativo aggregato di 461 milioni. Le sinergie annuali sono attese a 250-350 milioni al termine di tre anni dopo il perfezionamento della fusione e il nuovo gruppo prevede di versare in dividendi il 90% del suo free cash flow.
La fusione dovrebbe essere conclusa entro fine 2022, in attesa delle necessarie autorizzazioni, in primis quella dell’Antitrust in considerazione della quota di mercato che i due gruppi hanno sul mercato pubblicitario francese.