Mercati Asiatici – Seduta contrastata per i principali listini, bene il Nikkei (+2,3%)

Giornata contrastata per le principali piazze finanziarie asiatiche dopo la seduta sottotono di Wall Street, dove il focus resta sui timori che un aumento dell’inflazione induca la Fed ad allentare la politica monetaria ultra accomodante nonostante le rassicurazioni.

Il vice presidente della Fed, Richard Clarida, ha rimarcato che “le pressioni inflazionistiche saranno temporanee”, aggiungendo che “reagiremo se l’inflazione diventasse eccessiva”.

“L’economia non ha fatto i progressi necessari per iniziare un tapering degli acquisti di asset”, ha poi spiegato Clarida.

Nel continente asiatico, invece, la diffusione del virus è tornata di nuovo al centro delle attenzioni, coerentemente con il ritardo delle campagne vaccinali rispetto alle più grandi nazioni sviluppate.

La bolla per i viaggi aerei tra Hong Kong e Singapore verrà rinviata nuovamente a causa della difficile situazione legata al Covid-19 a Singapore. I voli inaugurali previsti dall’accordo erano previsti all’inizio per il 26 maggio.

Sul fronte dei rapporti commerciali Usa-Cina, Pechino ha comunicato che prorogherà fino al 25 dicembre 2021 le esenzioni dai dazi per 79 tipi di prodotti importati da Washington in scadenza oggi, tra cui terre rare, oro grezzo e molti tipi di sostanze chimiche.

In Giappone è proseguito il rimbalzo nonostante i dati sul Pil inferiori alle attese e la prosecuzione a rilento della campagna vaccinale che solleva preoccupazioni sul fatto che il Paese rimarrà indietro rispetto agli altri emergenti dalla pandemia.

Tuttavia, i vertici della sanità giapponese si riuniranno giovedì per decidere se approvare i vaccini sviluppati da Moderna e AstraZeneca, dopo il via libera concesso a quello di Pfizer.

Sul fronte macro, il Pil del Giappone nel primo trimestre 2021 è sceso dell’1,3% su base congiunturale (-1,2% le attese e +2,8% la rilevazione precedente) ed è calato del 5,1% su base tendenziale (-4,6% le stime e +11,7% la rilevazione precedente).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2181 mentre il dollaro/yen si fissa a 109,09. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent a 69,69 dollari al barile (+0,3%) e il Wti a 66,50 dollari al barile (+0,3%). Oro a 1.870.05 dollari l’oncia (+0,1%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai guadagna lo 0,1% e Shenzhen cede lo 0,1. Hong Kong a +1,2%.

In Giappone il Nikkei e il  Topix guadagnano rispettivamente il 2,3% e l’1,7%.

Il tutto dopo le seguenti chiusure di ieri a Wall Street: Dow Jones (-0,2%), S&P 500 (-0,3%) e Nasdaq (-0,4%).