Il Ftse Italia Servizi Finanziari inizia l’ottava con un guadagno dello 0,1% e in controtendenza rispetto all’analogo indice europeo (-0,1%), beneficiando solo in parte della seduta positiva del comparto bancario (+0,4%) e chiudendo poco al di sotto del Ftse Mib (+0,4%).
Sui mercati sono scattate le preoccupazioni legate al rialzo dell’inflazione, che potrebbero portare le banche centrali a rallentare le proprie politiche ultra accomodanti.
In Europa (inclusa l’Italia) il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi e sulle misure restrittive (e il loro allentamento) per rallentare la corsa del virus e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi.
In Italia il focus è sul Recovery Plan da oltre 200 miliardi elaborato dal Governo che è stato inviato alla Commissione Europea.
L’andamento tonico del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli del risparmio gestito, incluse sul Ftse Mib si mette in luce Azimut (+0,8%).
Sul listino principale frena Nexi (-0,4%), che nei prossimi mesi finalizzerà le fusioni con Sia e Nets.
Sul Mid Cap bene Banca Ifis (+3,2%). Poco mosse Cerved (+0,3%), con il Governo che ha rinunciato al “Golden Power” nell’ambito dell’Opa promossa da Castor, doValue (0,0%). Ok illimity (+0,4%), che ha contribuito alla ristrutturazione e al rilancio di un gruppo.
Sullo Small Cap stop per Banca Intermobiliare (-2,4%), che ha avviato l’iter per un nuovo aumento di capitale.